Vis, eurogol di Marcandella. Pari in extremis

A Olbia un primo tempo rinunciatario, poi nella ripresa la squadra reagisce. Farroni para un rigore e i cambi sono decisivi

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Il marchio di qualità vissino non è in bella vista. E’ nascosto tra le righe della distinta. Quando Banchini dà fondo alle risorse della panchina, ecco che la scialba prestazione vissina si trasforma in una prova arrembante. Nobilitata dalla prodezza finale di Davide Marcandella: un destro terrificante dai 25 metri a planare sotto l’incrocio, nonostante vento contrario. Nessun dubbio che il biondo sia fatto per queste situazioni: la produzione offensiva dei biancorossi è quasi tutta nelle sue iniziative. Comprendenti anche due punizioni da brividi per Ciocci, l’una sventata coi pugni, l’altra da La Rosa. Zero tiri totali nel primo tempo dei pesaresi, era successo solo un’altra volta in stagione. Dev’essere stata questa pochezza ad illudere i galluresi dell’arrendevolezza vissina. Quando hanno realizzato che così non era, si sono ritrovati schiacciati all’indietro e la loro corsa col cronometro, scandita dai falli e dai gialli, s’è rivelata un calcolo sbagliato.

Marcandella certo decisivo, al pari degli altri cambi (11 reti e 18 punti venuti dalla panchina vissina): Silenzi ha dato peso all’attacco in luogo di un De Respinis inconsistente, Piccinini spinta da dietro prima di essere toccato duro. Rinunciataria, imprecisa (un mare di palloni persi), fallosa la Vis del primo tempo. Con i difensori (specie Brignani a destra) l’Olbia ha creato la superiorità, con Ragatzu tra le linee l’imprevedibilità, con l’assist di Travaglini il vantaggio (palla tagliata in area, Mancini a vuoto e Ragatzu in seconda battuta a spingerla dentro). Corsi e ricorsi: il buco, a seguito di palla persa da Cannavò, si è creato nella tristemente nota fascia destra vissina. Peggio sarebbe andata se pochi minuti dopo Farroni non avesse ipnotizzato Ragatzu, parandogli il rigore generosamente concesso da Mastrodomenico. Di fatto inesistente il contatto Coppola-Mancini. Chiuso con danni contenuti il primo tempo grazie a Farroni (impegnato anche da Brignani e Lella), la Vis ha cambiato volto e atteggiamento nella ripresa. Mastrodomenico ne ha combinata un’altra, risparmiando il secondo giallo a Brignani (Cannavò steso all’ingresso in area), la Vis ha preso a martellare con Marcandella e soci. Punizioni, percussioni, traversoni, mischie, conclusioni ravvicinate (Ciocci sventa su Cannavò). Pure grossi rischi, come quando Ragatzu ha chiamato Farroni a un altro intervento superbo. Subito dopo Pinna ha rischiato l’autogol sulla rasoiata di Cannavò. E in pieno recupero è arrivato il top-gol del fantasista patavino, non nuovo a simili prodezze: quarto centro stagionale, terzo da fuori area.

La Vis resta in corsa per i playoff. La trasferta di Imola (giovedì) e il derby con l’Ancona diranno se i biancorossi saranno dentro e con chi se la giocheranno. Altra buona notizia: se la sono cavata senza capitan Gavazzi, che li ha caricati dalla tribuna.