Vis, la doppia cerniera ha ridato sicurezza

Tre difensori e un portiere over, squadra corta e compatta, così anche i giovani e i solisti sono riemersi dall’oblio castigando Imola

Vis, la doppia cerniera ha ridato sicurezza

Vis, la doppia cerniera ha ridato sicurezza

Banchieri ha fatto una mossa che non si era vista prima. Ha messo una doppia cerniera alla porta: Farroni, che fino a prova contraria resta uno dei migliori portieri del girone, e insieme Gavazzi, Tonucci e Bakayoko a proteggerlo. Nel calcio la prima regola è coprirsi bene perché se vai sotto poi la salita è ripida. La seconda è togliere il respiro all’avversario con il pressing che riduca gli spazi d’azione degli altri e ne crea per te. E’ così che la Vis ha disputato la migliore gara del girone di ritorno, nonostante abbia tirato in porta un paio di volte solamente. Ma di questi tempi non si chiede spettacolo. Si chiede concretezza, si chiede di usare la testa prima delle gambe dando una ragione allo sforzo fisico senza sprecare energie ma mettendole a frutto per ogni metro disponibile. Sul piano dell’applicazione tattica e della intensità è stata una partita impeccabile quella disegnata da Banchieri che ha avuto il buonsenso di fare le scelte più semplici. Il risultato è stato molto buono. La Vis non ha rischiato nulla, ha segnato finalmente per prima un gol quasi sporco e soprattutto ha interpretato la partita con uno spirito di squadra, tra le rare volte quest’anno, dando cioé l’impressione di essere un corpo unico con giocatori che si aiutavano l’un l’altro in ogni dove. E’ quando l’orchestra suona una musica corale, anche i singoli emergono meglio. Per la prima volta Pucciarelli ha dimostrato di avere giocato in categorie superiori, così come Valdifiori. Tonucci ha dato un’anima alla squadra, Bakayoko ha chiuso tutto, Gavazzi ha potuto fare il lavoro che predilige di sarto e supervisore. Di Pucciarelli e Valdifiori in particolare si è ammirata la capacità di pensare prima di calciare. Se il pensiero arriva prima del gesto tecnico, se cioé sai cosa fare prima di farlo, l’avversario resta sempre un passo indietro. Si chiama padronanza ed è dei calciatori veri. In questo contesto, cioé chiuse le cerniere e accorciati gli spazi, pure i giovani si sono espressi bene: Zoia e Ghazoini sono apparsi più sicuri e efficaci, Astrologo ha disputato una gara maiuscola. Ora bisogna pensare che non sia stato un fuoco di paglia, la reazione scatenata dall’arrivo del nuovo tecnico. Ci sono due montagne davanti, Cesena e Carrarese (probabilmente senza Di Paola), da affrontare esattamente con lo stesso spirito di domenica.

d.e.