Vis modello Sassarini: ecco chi può starci

Lo stile sarà quello della stagione 2016-2017. E allora proviamo a capire come possono essere utilizzati i giocatori della rosa attuale

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Giochino: come sarà la nuova Vis di Sassarini? La si può già immaginare, partendo dal suo passato a Pesaro, dai principi di gioco, dalle intenzioni trapelate, dai giocatori a disposizione. Primo: rinfreschiamoci la memoria. Come giocava la Vis edizione 2016-17, vincitrice dei playoff di girone in serie D? Modulo prevalente 4-2-3-1. Molinaro in porta. Due centrali difensivi come Paoli e Gennari, l’uno più di impostazione, l’altro capace anche di scappare all’indietro, due terzini alti (Ficola e Mureno), un mediano deputato alla costruzione dal basso (Grieco), un altro alla fase successiva (Raparo o Ale Rossi), due ali vere (Comi e Tedesco), un fantasista dotato di strappi potenti come Ridolfi, un centravanti come Costantino. Rosa corta (altri nomi Rossoni, Cremonesi, Bugaro, Falomi), nucleo forte ristretto. Le qualità imposte da Sassarini: le posizioni in campo, i tempi di gioco, i princìpi, infine il sentimento (su tutto). Le chiavi di quella bella stagione: il gioco (vocazione offensiva), l’attacco (con un super bomber), il pubblico (oltre duemila di media). Quella Vis imponeva il gioco, non buttava la palla, alternava possesso a verticalizzazioni, tirava spesso, segnava molto (51 gol, di cui 35 su azione). Qualche dato a corredo: 18 pali colpiti, quattro giocatori con 6 assist a testa (Rossi, Comi, Ridolfi, Costantino). Beninteso: era serie D. Sassarini ha già fatto capire che vuole ripartire da quel modulo e da quelle tracce. E allora: quali degli attuali giocatori sotto contratto possono attagliarsi a quel disegno? Il portiere (Farroni) non si discute, magari dovrà perfezionarsi coi piedi; capitan Gavazzi, al centro della difesa, avrà bisogno di un partner complementare, rapido, piedi buoni, dotato di capacità di recupero. I due terzini (under) vanno reperiti sul mercato, essendo stati largamente insufficienti gli esterni della scorsa stagione, una volta ceduto l’ottimo Giraudo. Nel ruolo che fu del giovane Grieco potrebbe essere impostato Astrologo, lavorandoci sopra. Per caratteristiche, potrebbe adattarsi anche Acquadro, magari più utile davanti. Anche su un Coppola più propositivo, è richiesto un lavoro specifico. Marcandella nel ruolo che fu di Ridolfi è più che una suggestione.

Le ali? Al momento Sanogo e Cannavò, anche perché under. Il centravanti? Al momento Gucci e poco altro. Difficile pensare alla permanenza di De Respinis, difficile vedere un ruolo per Silenzi che pure ha altri due anni di contratto. Tutti attaccanti poco mobili e poco portati ad attaccare la profondità. Di qui si intuisce il profilo mancante al reparto, da reperire sul mercato. Degli altri sotto contratto, potrebbe tornare utile Manetta, comunque un lottatore, mentre De Nuzzo, Eleuteri e il rientrante Pellizzari difficilmente torneranno utili alla causa. Ai saluti una dozzina di giocatori in scadenza, compresi i sei prestiti under, tutti da rimpiazzare. Al dunque, la Vis edizione 2022-23 sarà nuova per oltre metà della rosa. E non sarà facile rinforzarla a dovere.