
La Vis scenderà in campo regolarmente a Imola, sabato 6 maggio con orario da stabilire, nella gara d’andata dello spareggio playout per restare in serie C. Il ritorno è fissato a Pesaro per sabato 13 maggio. Lo ha deciso ieri il Consiglio di Lega che si è riunito per esaminare la situazione alla luce del deferimento del Siena che rischiava di sballare le date della seconda parte della stagione.
Playout. Niente rinvio, come invece si temeva nei giorni scorsi sia per la situazione dell’Imolese che per quella della Viterbese, alle prese con la giustizia sportiva per inadempienze. Il collegio di Collegio di Garanzia del Coni entro il prossimo 6 maggio con ogni probabilità si sarà già espresso sul ricorso della Viterbese. Così come entro la stessa data dovrebbero arrivare le sentenze definitive anche su Monterosi e Imolese, le altre due squadre che rischiano penalizzazioni.
Caso Imola. L’Imolese rischia molto e oggi è un giorno cruciale. Il club di proprietà di Giuseppe Deni, che è proprietario anche dell’Akragas, e che vede nel le vesti di amministratore Stefano Frassetto, oggi sarà giudicato dal Tribunale federale. Tre i capi di imputazione mossi dalla Procura Federale e che potrebbero costare al club penalità o addirittura la retrocessione diretta in serie D. Quanti punti ancora rischia di perdere Imola dopo i due già persi per inadempienze? Un paio sembrano sicuri, a causa della scadenza del pagamento degli stipendi di marzo che non è stata rispettata dalla proprietà, ma altri sono possibili per ulteriori inadempimenti; sempre che il ricorso della Procura, che aveva chiesto 4 punti poi invece ridotti a due, non aumenti il carico della prima penalizzazione che aveva fatto scivolare Imola al penultimo posto della graduatoria.
Cosa può accadere oggi. Oggi è possibile che Imola sia penalizzata di altri due punti che potrebbero diventare uno in caso di patteggiamento, stando ai precedenti di altre squadre. Resta però in ballo in ricorso depositato dalla Procura federale contro la sentenza del primo meno 2 all’Imolese (la Procura aveva chiesto 4 punti di penalizzazione); e qui il processo d’appello dovrebbe essere allestito entro il 6 maggio. Infine c’è un’altra spada di Damocle sulla testa della società rossoblù: il rischio deferimento per le inadempienze sul passaggio societario (ritardato invio del rating della banca romena utilizzata), col rischio di ulteriore penalizzazione o di ammenda. Intanto il sostituto procuratore federale Luca Scarpa ha già deferito l’Imolese e il suo amministratore unico Stefano Frassetto, il quale è anche responsabile dell’area sanitaria dell’Akragas appena promosso in D. Frassetto sta scontando la sanzione di inibizione di un mese e 15 giorni ricevuta dopo patteggiamento.
Insomma un bel pasticcio che non avrà comunque una coda, visto che ieri il Consiglio di Lega ha deciso di confermare le date dei playout, sempre che per tutto quello che sta succedendo all’Imolese non arrivino in totale altri 4 punti di penalità che porterebbero a nove il distacco dalla Vis che in questo caso sarebbe salva senza spareggi, condannando alla D l’Imolese. Ma questo lo si saprà tra oggi e la prossima settimana.
d.e.