Vis per le vie Brevi: "Compattezza e sudore"

Il nuovo tecnico e il match con il Cesena di sabato (14,30): "Ci sono difficoltà, ma anche margini, chiedo di lavorare uno per l’altro"

Compattezza e spirito di adattamento. Per risollevare una squadra che non vince dal 9 ottobre scorso e segna col contagocce. Messa in cantina l’esperienza Sassarini ("Lo ringrazio per il lavoro svolto, ma nella vita dobbiamo fare delle scelte", così il responsabile dell’area tecnica Menga), il presente della Vis si chiama Oscar Brevi, ex Fano (serie C 20172018), e avversario dei biancorossi in quel Renate-Vis del 14 ottobre 2018 deciso dalla rete di Diop. Corsi e ricorsi storici che si allacciano a un presente tutto lavoro e riscatto. "Ma la difficoltà maggiore è che a disposizione si ha pochissimo tempo – confessa il tecnico milanese, al lavoro da lunedì per preparare il match col Cesena – Il pensiero è rivolto alla partita di sabato. Un discorso è vedere la squadra da fuori, un altro conoscerla: devi accelerare in maniera esponenziale la ricerca di sintonia coi giocatori. Io comunque parto da zero e darò una mano per uscire da questa situazione, perché quando c’è un cambio di allenatore ci sono difficoltà oggettive. Mi aspetto delle difficoltà, ma anche una reazione da ottenere con lavoro e pazienza: abbiamo le qualità per poter migliorare il trend di questo periodo".

Conoscenza piena del momento, dunque, che si sposa con un’idea di gioco duttile: "E’ chiaro che se parti dall’inizio puoi incidere di più, e se subentri, a squadra già costruita, metti a frutto i giocatori che hai a disposizione. Il mio obiettivo è trasmettere alla squadra chi sono io, e quello che vorrei vedere: se la squadra entra in sintonia con te, se riesce ad aggressiva e se i calciatori lavorano l’uno per l’altro". Classe ’67, già difensore e capitano del Torino, Brevi delinea un’agenda a tutto campo: "Se la squadra subisce tanti gol, devi iniziare dalle fondamenta – confessa – Però se le reti segnate sono poche, non possiamo concentrarci solo su una cosa. Ci sono difficoltà oggettive in fase difensiva e offensiva. Ma al di là dei numeri, bisogna trovare compattezza: tutte le squadre lavorano così, coi giocatori che vanno dietro alla linea della palla". Compattezza e spirito di adattamento, ancora una volta. "Sabato il campo sarà pesante, e il Cesena non palleggia, anzi va spesso sulle seconde palle e in profondità. Quindi dobbiamo fare ciò che è giusto, e non palleggiare col portiere se ci sono trenta centimetri di acqua. Chi si adatta prima, ha dei benefici". Se è vero che il mercato potrebbe portare in dote (almeno) una punta di ruolo, Brevi sfrutterà le sfide con Cesena, Carrarese e Recanatese per testare il reparto avanzato: "Ci sono otto attaccanti con caratteristiche per giocare in un certo modo, ma hanno ricoperto anche ruoli diversi. Se c’è da sistemare qualcosa, lo si farà senza mettere in atto rivoluzioni. Troveremo la situazione ideale per permettere a tutti di dire la propria". Il direttore dell’area tecnica Michele Menga, invece, motiva così l’approdo del tecnico meneghino: "Riteniamo che in questo momento ‘no’ sia un profilo idoneo sotto tanti punti di vista, per esperienza e carisma. Con tanta fiducia usciremo da questo momento".

r.s