Vis Pesaro, il presidente Bosco e gli impianti "Stadio poco appetibile per imprenditori"

L’analisi: "Non ci sono i presupposti di impresa nemmeno per ripagarsi le spese. Villa Fastiggi resta il progetto centrale della società"

Approvata la nuova convenzione per la gestione dello stadio Benelli tra il Comune e la Vis Pesaro. Un atto amministrativo praticamente scontato per la società del presidente Mauro Bosco. Non è un rinnovo ma un atto autonomo con scadenza 30 giugno 2024. Dunque il Benelli per il prossimo anno è affidato alla gestione della Vis Pesaro. Il presidente Bosco nel fare i bilanci della stagione appena conclusa, ha spiegato con chiarezza che i tifosi della Vis Pesaro dovranno prepararsi ad una stagione piena di tante difficoltà, almeno a livello di prima squadra. Anche perché la serie C diventerà ancor di più competitiva con le recenti retrocessioni. Lo ha detto chiaramente il presidente: "La vera vetrina della Vis non è la prima squadra, bensì l’Academy, il settore giovanile e la squadra femminile. Partiamo per il sesto anno di professionismo e dobbiamo dire che la Vis Pesaro non è mai stata così a lungo in serie C". Non ha grandi speranze sul Benelli il presidente. Tanto che nella sua ultima esternazione pubblica nella recente conferenza stampa del Benelli lo stesso Bosco ha chiarito come non ci siano i presupposti per fare sul Benelli quello che si è fatto a Villa Fastiggi, ovvero una collaborazione tra pubblico e privato: "La vera casa della Vis non è il Benelli ma il centro sportivo di Villa Fastiggi. Sullo stadio – ha chiarito il presidente della Vis – vedo un’amministrazione che investe: c’è un bando in corso per rifare il manto erboso per 900 mila euro, sarà una goccia nell’oceano, ma meglio di niente. Un minimo di attenzione l’amministrazione ce lo sta dando. L’assessore Riccardo Pozzi ha detto che stanno cercando altre risorse – ha aggiunto – per la copertura della tribuna Prato. Mi occupo di appalti pubblici e dico che per quanto mi riguarda i presupposti economico imprenditoriali per fare un progetto sullo stadio che paghi almeno il debito dell’investimento al Benelli, a oggi non ci sono. L’unico modo per sistemare lo stadio è che lo faccia l’amministrazione comunale. Piano economico finanziario e partenariato pubblico privato non sono possibili a queste condizioni". Bosco ha infine affrontato il tema della collaborazione con le società minori della città e della provincia: "E’ fondamentale. E’ una delle lotte più dure che stiamo facendo. Stiamo avendo difficoltà enormi a dialogare con i club pesaresi. Paghiamo rapporti conflittuali del passato con quasi tutti i club della città o, peggio, della provincia. Dobbiamo ricucire – sottolinea il presidente biancorosso – questi rapporti e fare capire che la musica è cambiata, che non siamo più concorrenti loro, che non c’è più guerra tra poveri per prendersi il giovane più bravo. Siamo professionisti e collaborare con noi dovrebbe essere un vanto, un orgoglio e una opportunità. Dovrebbe essere normale che i giovani del territorio vengano da noi come è giusto che da parte nostra ci sia un riconoscimento economico per le società affiliate. Stiamo contrattualizzando una persona che si occuperà di questo, un grande professionista pesarese – ha concluso Bosco – che qualche anno fa non si avvicinava nemmeno dalle parti della Vis Pesaro".

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