VUELLE, CHE PECCATO

Pesaro insegue, rimonta ma poi si arrende nel finale

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beRtram

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carpegna prosciutto

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BERTRAM TORTONA: Christon 16, Mortellaro ne, Errica ne, Candi 17, Tavernelli 2, Filloy ne, Severini 11, Harper 19, Daum 4, Cain 11, Radosevic 2, Macura 10. All. Ramondino.

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Kravic 7, Abdur-Rahkman 19, Visconti, Moretti 8, Tambone 7, Stazzonelli ne, Mazzola, Charalampopoulos 18, Totè, Cheatham 14. All. Repesa.

Arbitri: Martolini , Borgo e Nicolini.

Parziali: 24-14, 47-29, 64 -55. Tiri liberi: Tortona 1519, Pesaro 1317. Tiri da tre punti: Tortona 825, Pesaro 1029 . Rimbalzi: Tortona 33, Pesaro 42. Assist: Tortona 17, Pesaro 10.

Dopo aver volato alto, cadere così fa male. La Vuelle incassa a Tortona la prima sconfitta stagionale. Ma un conto è tornare coi piedi per terra giocando in maniera accettabile come nella ripresa, un conto è la ridimensionata che Pesaro ha preso nel corso di un primo tempo in cui non assomigliava nemmeno un po’ alla squadra ammirata finora. Una Vuelle dai due volti: il primo sfilacciato e senza mordente in difesa, che la fa sprofondare fino al -22 del 19’; il secondo, dopo l’uscita dagli spogliatoi, finalmente tignoso nella propria metà campo e più spavaldo in attacco, a cercare gli uomini più caldi per ricucirla.

Non è bastato, anche se sul canestro dell’aggancio (71-71) segnato da Rahkamn al 36’ le speranze si erano riaccese. Negli ultimi minuti è mancata la lucidità: due palle perse e un’infrazione di passi hanno riconsegnato i due punti a chi li ha meritati di più.

Tortona è senza Filloy ma non se ne accorge nessuno, tanta è la precisione della squadra di casa che nei primi minuti manda a referto tutto il quintetto. Mentre Pesaro, trovata la prima tripla con Charalampopolous, non vede più il canestro per 4’. E quando Cheatham, subentrato a Mazzola, trova due punti nel cuore dell’area, i padroni di casa hanno già indirizzato la gara (13-5). La difesa aggressiva della Bertram influisce sicuramente sulla mancata fludità della Vuelle: le azioni sono spesso sporcate, interrotte, la palla arriva con fatica ad un uomo libero e anche quando capita le percentuali non sono benedette come nelle prime due uscite stagionali. Dall’altra parte, invece, ogni pedina dello scacchiere di Ramondino è ispirata. Gli ingressi di Tambone e Chetahm nel primo quarto, quelli di Totè e Visconti nel secondo non cambiano l’inerzia di un match che, minuto dopo minuto, diventa una montagna da scalare per Pesaro. Candi infila triple spezza-gambe, mentre i biancorossi hanno le polveri bagnate e nei primi 5’ arrivano solo 4 punti. Il risultato è un rotondo -20 (38-18) che ammazza il morale. Nella ripresa però la Carpegna Prosciutto cambia marcia, con Charalampopoulos e Cheatham a suonare la riscossa: con un break di 16-7 Pesaro risale la corrente sino al -7 (54-47) prima che Christon respinga l’assalto. La difesa sale d’intensità limitando soprattutto la premiata ditta Macura&Daum, ma Harper non si ferma. Tambone e Rahkman trovano punti e trasmettono fiducia fino al -6 firmato da Kravic (61-55). Nell’ultimo quarto la rimonta prosegue, fino all’aggancio di Mars (71 pari) ma nel finale la difesa di casa alza le paratie respingendo l’ultima ondata pesarese. A 38’’ dal gong l’infrazione di 5’’ regala l’ultima opportunità ma le triple di Cheatam prima e di Tambone poi s’infrangono sul ferro.

Elisabetta Ferri