"Vuelle, Cremona non ha untori Donda fuori perché aveva brividi"

Il gm della Vanoli: "Siamo stati corretti, tutti i giocatori avevano tampone negativo all’entrata al palas"

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Coach Galbiati ha senza dubbio sbagliato, ma la Vanoli non ci sta ad incassare la nomea di ’untori’. Il coach di Cremona con le sue dichiarazioni nel post partita di domenica aveva messo tutti in allarme ("non avevamo un giocatore rimasto a casa perché risultato positivo al Covid, altri hanno giocato ma hanno probabilmente i sintomi"); ieri il gm di Cremona, Flavio Portaluppi, ha voluto ripercorrere l’accaduto per sgombrare il campo da equivoci: "Siamo stati corretti, invece, altro che untori. Non mi sta bene essere etichettati in questo modo – tuona –. La mia società, con un comunicato uscito alle 23 di domenica, ha corretto le dichiarazioni del nostro coach". Portaluppi ammette quindi l’errore del suo coach: "Certo, ha sbagliato, perché così come s’è espresso ha lasciato intendere che avessimo mandato in campo dei giocatori con sintomi del Covid, ma non è così: saremmo stati degli irresponsabili". E precisa: "Siamo entrati al palazzo tutti con tamponi negativi e all’ingresso ci è stata misurata anche la temperatura. Poi, durante la gara, uno dei nostri ragazzi, Andrea Donda ha cominciato ad avere i brividi e all’intervallo lo abbiamo lasciato negli spogliatoi. Ecco perchè nel supplementare, nonostante fosse uscito Lee per falli, abbiamo giocato con una squadra piccolissima".

La Vanoli aveva provato a chiedere anche il rinvio a lunedì, negato dalla Lega Basket. E’ stato accolto soltanto lo spostamento di orario, da mezzogiorno alle sei del pomeriggio, per permettere alla squadra lombarda di arrivare in tempo al palasport: "Abbiamo ricevuto l’esito del tampone molecolare alle 8,50 di domenica mattina e alle 9 siamo partiti - spiega ancora Portaluppi, attualmente in isolamento -. Tamponi che la squadra aveva svolto venerdì, 48 ore prima della gara, come da prassi". Poi sabato mattina Jarvis Williams ha accusato i sintomi e con un tampone rapido si è accertata la sua positività. A quel punto tutta la squadra ha fatto il rapido, risultando negativa. "Ma il medico sociale ha detto che finchè non arrivava il risultato del tampone molecolare (che è più affidabile - ndr), ci sconsigliava di salire in pullman per non causare un focolaio, nel caso ci fossero stati altri casi. Così siamo potuti partire solo domenica mattina, quando quel risultato è arrivato". E chiude: "Ci sembra di esserci comportati più che onestamente, potevamo inventarci che avevamo dei giocatori con i sintomi e magari avremmo ottenuto il rinvio. Invece siamo venuti affrontando un viaggio poche ore prima della partita, con T.J. Williams che non ha giocato per i punti al labbro, e dopo ci sentiamo anche dare degli untori. Va bene tutto, ma non passare da coglioni".

Comprensibile lo sfogo, restano le dichiarazioni equivoche di coach Galbiati che hanno dato adito a delle illazioni, non solo a Pesaro, ma in tutto il mondo del basket. Stamane la Vanoli, che ha sospeso in via precauzionale gli allenamenti, rifà il tampone molecolare a tutta la squadra: la speranza è che non ci siano altri contagi. A quel punto la storia si potrebbe chiudere senza altre conseguenze negative per Cremona, se non i due punti lasciati sul campo, con onore, davanti ad una Vuelle che ha solo colto i vantaggi della situazione.

Elisabetta Ferri