Vuelle, è viaggio in paradiso e poi ritorno

I biancorossi vivono quindici minuti di assoluto dominio contro l’Olimpia Milano, ma non riescono a vincere il Memorial. Match da applausi

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armani

72

carpegna prosciutto

70

MILANO: Davies 21, Thomas 11, Mitrou-Long 2, Pangos 13, Baron 10, Hall 6, Baldasso, Pastewski 2, Jankovic ne, Alviti 3, Hines 4. All. Messina

PESARO: Kravic 10, Rahkman 13, Visconti 7, Moretti 3, Tambone 9, Mazzola 2, Charalampopoulos 9, Totè 8, Cheatam 9, Stazzonelli ne, Dia ne. All. Repesa

VIGEVANO (Pavia)

Viaggio in paradiso e ritorno sulla terra per la Carpegna Pesaro che vive 15 minuti di assoluto dominio contro l’Olimpia Milano, ma non riesce a vincere il Memorial Bottacin disputato a Vigevano. Finisce 72-70 per i milanesi, ma la perfezione iniziale della squadra di Repesa toccando addirittura il +26 non si può non rimarcare. 45 minuti in 15 minuti che hanno fatto sognare la Vuelle, anche se da quel momento, Milano ha acceso i motori in difesa concedendo solo 25 punti in 25 minuti. Rahkman e Cheatam erano partiti fortissimo (21 punti in coppia), salvo venire fermati totalmente nel secondo tempo.

E’ stata una Vuelle a due facce, perchè anche sotto le plance Kravic e Totè sono andati molto bene nella prima parte di gara, salvo annaspare quando i vari Davies (miglior realizzatore del match) e Hines hanno alzato il muro sotto canestro. La partenza fulmine di Pesaro (0-8) ha visto subito Moretti, ex di turno, protagonista anche se sarà l’unico canestro del play del 1998. Il vantaggio per la squadra di coach Repesa continua ad essere importante grazie alla solidità di Kravic nei pressi del canestro (7-14), ma è tutta la squadra che fa un gran lavoro tanto che il primo quarto di Pesaro è clamoroso con la Vuelle in pieno controllo con i canestri di Visconti e Cheatam fino a chiudere al 10’ sul 15-25. Stesso spartito anche a inizio secondo quarto con Tambone che sigla di nuovo la tripla del "doppiaggio" sul 15-30 al 11’. Milano è oggettivamente in bambola, non riesce a fare una rotazione difensiva che sia una e la Carpegna è brava a farsi trovare pronta praticamente in ogni azione allungando addirittura fino al 17-38 al 13’. I marchigiani sono davvero perfetti tanto che con un alley-oop concluso in contropiede da Totè volando sul 19-45 al 15’. E’ qui che cambia la gara.

Quando almeno la qualità della difesa individuale di Milano sale, l’Armani inizia a rosicchiare punti anche se il vantaggio con cui la Vuelle è andata all’intervallo è ancora ampio (34-47) pur segnando solo 2 punti negli ultimi 5 minuti. Il vento della partita è cambiato, Milano si fa sotto (40-47 al 22’), ma la risposta pesarese affidata a Kravic e Charalalmpopoulos sembra efficace (40-51). La gara va ad elastico, Milano rientra anche fino al -4 con un contropiede di Baron, ma ancora la Vuelle reagisce bene tornando in controllo del match con Tambone sul 47-58. La Vuelle tocca anche il +13 (53-66) con gli assist di Moretti, ma poi soffre di nuovo il rientro di Milano con l’asse play-pivot Pangos-Davies che diventa immarcabile (63-66). Proprio il lungo americano sigla il pareggio dalla lunetta (68-68 a -2’30"), Kyle Hines il sorpasso milanese 70-68 a -1’13". Kravic prova a tenere aperta la gara con il tapin del 70-70, ma a 7 decimi dalla sirena è Davies da sotto canestro (72-70) a togliere la gioia alla Carpegna.

Nella foto: coach Repesa