Vuelle ha scelto Repesa

Ieri lunga discussione nel Cda. Mandato di trattare a Costa

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Ricominciamo. Come cantava Pappalardo nella canzone che ha fatto epoca, la Vuelle e Repesa hanno deciso di riprovarci, anche se la discussione all’interno del Cda ieri pomeriggio è stata lunga e complicata per arrivare a dare mandato al presidente Costa di aprire la trattativa. Che non sarà, forse, così scontata. Ma il ‘tradimento’ tirato in ballo dai tifosi, gelosi del suo approdo in Fortitudo pochi giorni dopo dopo aver dichiarato amore a Pesaro, a volte comporta anche il perdono. E crediamo che il coach croato, rimettendo la faccia in questa piazza così passionale, sappia anche cosa comporta. Se si accorderà per tornare magari prenderà qualche fischio all’inizio, ma possiede le abilità e il carisma per riconquistare quelli che oggi si dicono offesi, sia con la sua strategia comunicativa, ma soprattutto per come fa giocare le sue squadre. E’ questa, alla fine dei conti, l’arma più importante che ha in mano: riuscire a proporre di nuovo al pubblico pesarese un team che giochi un basket organizzato, ma anche divertente da vedere. Nella sua prima esperienza alla Vuelle erano arrivate facce mai viste in Italia che si sono rivelate tutte azzeccate, da Justin Robinson a Frantz Massenat per finire con Marko Filipovity. E tutti gli altri pezzi scelti – Cain, Filloy, Gerald Robinson, per non dire di Delfino – si erano incastrati fra loro alla perfezione. La speranza, se la fumata sarà bianca, è che Repesa possa ricostruire un’altra rosa interessante attorno al suo capitano argentino, che sarà sicuramente felice del suo ritorno. Il Cda della Vuelle ha dunque sciolto, a fatica, le riserve in serata. Un direttivo che ha subìto delle modifiche e altre ne arriveranno: ha fatto il suo ingresso ufficiale Franco Arceci, nuovo presidente del Consorzio, ma all’interno della struttura è rimasto anche Luciano Amadori. Ovviamente ne fa parte il presidente Ario Costa, poi ci sono l’amministratore delegato Andrea Rombaldoni, il patron della Biesse Bibi Selci e Fabrizio Malerba di Top Star, un’azienda in grande crescita. Alle riunioni è sempre presente anche l’avvocato Maurizio Terenzi, anche se non fa parte del Cda. Dimissionari, invece, Massimo Tonucci (Banca di Pesaro) e Gianfranco Parlani (che rappresentava Papalini). La società avrebbe avuto piacere di coinvolgere Arianna Ranocchi, che è rimasta lusingata dalla proposta, ma avendo preso da poco la conduzione dell’azienda dopo la scomparsa del padre Giovanni, ha rimandato la cosa al futuro. Sulla decisione che ha riguardato il coach, comunque, è stata richiesta anche l’opinione degli altri membri dello staff tecnico, quindi Stefano Cioppi e Walter Magnifico. E anche il main sponsor, pur essendo esterno alla struttura dirigenziale, ha tenuto a far sapere il suo pensiero. Quindi una vera scelta collegiale, che comporta da una parte la lentezza di mettere insieme tante personalità, ma dall’altra una partecipazione che è sempre stata il marchio di fabbrica di questo decennio. Una giornata intensa per la dirigenza biancorossa, che ha partecipato al funerale dell’ex gloria societaria Paolo Gurini, poi si è riunita per il Cda, prima di concludere la serata al Castiglione, ospite del Panathlon che ha dedicato la conviviale di ieri alla pallacanestro.

Elisabetta Ferri