Vuelle, il nodo Moretti dopo quello del coach E’ una scelta che condizionerà il mercato

Il play ha un’opzione di uscita a metà giugno. L’estate scorsa si partì con uno straniero in meno puntando su di lui come titolare

La sensazione è che il margine per decidere se Jasmin Repesa proseguirà o meno la sua esperienza pesarese sia più ampio di fine mese. La naturale scadenza fra le due parti supererà probabilmente il ponte del 2 giugno, per cui nessuno metterà fretta al coach se vorrà prendersi qualche giorno in più per riflettere e rispondere entro lunedì 5 giugno, magari confidando di avere qualche indicazione in più sul budget a disposizione. Perché alla fine dei conti è questo il nodo che interessa davvero il tecnico croato, che vuol essere sicuro di avere a disposizione le risorse per allestire una formazione che sia all’altezza delle aspettative della piazza dopo aver centrato il doppio traguardo delle Final Eight e dei playoff.

La decisione sul coach viene prima di tutto, perché insieme a lui andranno poi valutate le due scadenze di metà giugno che riguardano Moretti e Totè, gli unici fra gli italiani che non avevano un biennale garantito come quelli di Tambone, Visconti e Mazzola. Sul perché bisogna tornare alla scorsa estate: Totè, rimasto senza squadra dopo le negative esperienze tra Fortitudo e Napoli, era stato aggregato alla squadra solo alla vigilia del raduno e le sue condizioni fisiche in quel periodo erano da valutare, per cui al termine della preparazione si era deciso di firmare un annuale con opzione per l’anno seguente per verificarsi a fine anno. Oggi entrambe le parti sono soddisfatte, Totè ha mostrato più volte il suo gradimento per Pesaro, ha disputato una stagione in crescita e la volontà sembra quella di proseguire il percorso insieme per cui non dovrebbero esserci sorprese.

Il discorso che riguarda Moretti è più complesso e bisogna fare un ulteriore passo indietro: dopo il finale ruggente della stagione 2122, con la promozione a play titolare seguita alla cessione di Larson, in estate si è deciso di partire con quattro stranieri, proprio per dare la possibilità a Davide di guidare la squadra come titolare senza essere chiuso da uno straniero, avendo come alter ego Tambone. Poi l’infortunio di ’Tambo’ ha spinto verso l’ingaggio di Gudmundsson e quando l’islandese è stato confermato sino al termine della stagione forse Moretti ha perso un po’ di sicurezza, non riuscendo a disputare un girone di ritorno pari a quello d’andata, che era stato strepitoso.

Ora la società deve valutare cosa fare: rinunciare ancora ad uno straniero è una scelta rischiosa, ma se ci fosse un play americano in cabina di regia poi Moretti sarebbe disposto a partire dalla panchina? Su questa scelta si baserà molto del mercato estivo della Vuelle. Per questo è importante sapere chi sarà il coach prima che scada l’opzione di uscita prevista nel contratto del ’Moro’. Intanto il mercato sotto traccia è già partito: secondo indiscrezioni John Petruccelli sarà il gran colpo della Reyer Venezia, mentre l’Armani sarebbe già d’accordo con Varese per il passaggio a Milano di Guglielmo Caruso, che potrebbe però essere lasciato in prestito alla Openjobmetis. Il valzer delle panchine propone poi un nuovo nome per Reggio Emilia, quello del greco Dimitris Priftis, che ha lavorato a Kazan con il nuovo gm reggiano Coldebella. Mentre la rosa di nomi di Trento è variegata: per la Dolomiti Energia, rimasta senza allenatore dopo la decisione a sorpresa di Molin, sono uscite le candidature di Banchi, Magro e Galbiati.

Elisabetta Ferri