Vuelle in tempo di Covid, la velocità è tutto

Ieri i tecnici del Bio Lab hanno raccontato come seguono la squadra in questa epoca particolare: "Siamo fieri di aiutare la società"

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"Senza di loro quest’anno non potevamo neanche andare in campo: sono orgoglioso di questa collaborazione con un’eccellenza del settore". Così ieri, il presidente della Carpegna Prosciutto Ario Costa, ha voluto ringraziare la realtà del Bio Lab, il laboratorio di analisi con sede principale a Montecchio, che sta seguendo la squadra nella delicata pratica dei tamponi.

"Collaboriamo con la Vuelle da diversi anni, tenendo i rapporti in particolare con il dottor Piero Benelli per monitorare lo stato di salute dei giocatori - ricorda Sandro Cangiotti, uno dei due titolari di Bio Lab, il cui brand sarà presente sulla sopramaglia della Vuelle -. Ma quest’anno, per via del Corona Virus, abbiamo messo in piedi dei controlli periodici su tutti il Team Squadra, il che significa tutti coloro che stanno a contatto con i giocatori, 25-30 persone ogni volta, con tempi stretti".

"Siamo davanti ad una situazione nuova e a normative che cambiano continuamente – sottolinea Benelli, medico sociale del club – quindi serviva una struttura affidabile, veloce e flessibile. Il Bio Lab risponde a queste caratteristiche, in più hanno una gran pazienza perché alla vigilia di ogni partita li martello per sapere l’esito dei tamponi molecolari, senza i quali non potremmo giocare". La regola seguita è nota: 48 ore prima del match si fa il tampone molecolare: se qualcuno risulta positivo viene isolato e tutti gli altri rifanno un test rapido.

"Mi sento lusingato di questo apprezzamento – dice il dottor Michele Calcinari –. Abbiamo una struttura con due linee produttive in grado di processare oltre 300 tamponi al giorno e adesso sta per partire una linea più veloce che in due ore può dare l’esito del molecolare".

E quanto sia importante lo dicono i ’falsi positivi’ che a volte risultano dai test rapidi: "Questo mi preoccupa di meno dei ’falsi negativi’: se ne sfugge anche solo uno, può fare un disastro". Prima della gara con la Virtus il momento più difficile della stagione: "Dovevamo comunicare a Lega e Fip quanti positivi avevamo perché decidessero sul rinvio o meno della partita. Siamo trincerati, dite? Normale che in questi momenti la legge sulla privacy protegga gli atleti, tanto poi si vede il giorno della partita chi manca".

Ma quanto pesano gli effetti del Covid sui giocatori? "Come nel caso di un rientro da un infortunio va recuperata la condizione persa – spiega Benelli –. Per fortuna i nostri cinque atleti contagiati erano tutti asintomatici, quindi non sono stati male; ma durante la quarantena sono stati inattivi perché lavorare da soli fra le quattro mura non può essere equiparato ad un allenamento con la squadra, quindi un po’ della condizione si perde. Inoltre, prima di tornare ad allenarsi è obbligatorio rifare la visita d’idoneità sportiva che si svolge prima del raduno".

Per adesso la Vuelle ha sconfitto la prima ondata, tutti gli atleti sono tornati in palestra recuperando una buona condizione: c’è voglia e curiosità di rivederli sul parquet a Treviso.

Elisabetta Ferri