Vuelle, oggi è il giorno del main sponsor Attesa la risposta della famiglia Beretta

La Carpegna Prosciutto è fondamentale nella costruzione del budget, con Repesa ci si risentirà comunque prima del 10 giugno

Oggi la Vuelle chiuderà il cerchio del suo budget per la stagione 202324 con la risposta della famiglia Beretta. Le sensazioni sono positive, anche perché ogni anno da quando è iniziata la sponsorizzazione con Carpegna Prosciutto è stato fatto un passo avanti importante sotto il profilo dei risultati e quindi anche dell’immagine che si accompagna al main sponsor, premiato per la sua fedeltà dopo un inizio devastante nell’anno del Covid. I Beretta sono rimasti e crediamo non se ne siano pentiti vista la crescita esponenziale dopo il 2020. Una volta ricevuta la loro risposta la società avrà le idee più chiare sulle risorse a disposizione per allestire la prossima squadra e costruire il contorno e potrà muoversi con più sicurezza anche per sistemare la questione allenatore.

Il fatto che i dirigenti abbiano scelto di rimanere in silenzio dopo l’uscita di Repesa dal contratto ha sollevato diverse ipotesi, una delle quali che la questione non sarebbe ancora chiusa, perché le due parti si erano date tempo fino al 10 giugno per prendere una decisione definitiva. Può essere che la Vuelle abbia deciso di aspettare quella data per far conoscere la sua posizione, oppure anche che le due parti si siano riparlate dopo la mossa del coach che ha lasciato un po’ interdetti pure i tifosi. Sembra difficile una retromarcia, ma ormai la telenovela ha mandato in onda diverse puntate e non ci stupiremmo se dopo essersi presi e lasciati un paio di volte ci fosse ancora un margine per ripensarci. Lo sapremo presto, in ogni caso.

Nel frattempo sembra aperta la caccia a Banchi: tutti lo vogliono, anche se ieri da Brindisi arrivavano segnali che volevano la Happy Casa fiduciosa di portare a casa la preda. Ma altre voci lo danno a Reggio Emilia, altre ancora a Brescia, se Magro dovesse cambiare aria (lo sapremo oggi con la conferenza stampa del patròn Ferrari), la più succulenta alla Virtus nel caso Scariolo vinca la corsa per la panchina dei Toronto Raptors e come potrebbe resistere Sergio al prestigio di essere il primo italiano a ricevere la nomina di capo-allenatore nella Nba. Il tentativo di Pesaro con Banchi perciò - se mai c’è stato in questi giorni di limbo - è dunque in contrasto con realtà più importanti e il feeling rimasto intatto con la piazza non sembra, da solo, essere sufficiente per battere la concorrenza. Naturalmente il mercato degli allenatori non si esaurisce a Repesa e Banchi, ma negli ultimi tre anni ci si è abituati a lavorare con questo livello ed è naturale che la Vuelle aspiri ancora, o almeno ci provi con tutte le forze, a proseguire un discorso tecnico e di esperienza cestistica importante.

Elisabetta Ferri