Vuelle, ora Tambone vede la luce nel tunnel

Il ds Cioppi: "Matteo ha cambiato il gesso con uno più corto e ripreso a correre, la prossima settimana avrà un altro consulto"

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Se è vero che il bello di un viaggio non è tanto l’arrivo ma il cammino stesso, allora è giusto godersela senza fare troppe tabelle o porsi obiettivi. Naturale, però, dare almeno un’occhiata al traguardo intermedio perché fra non molto - il 15 gennaio - verranno assegnati gli otto posti per le Final Eight di Torino. Per cui, in queste sette partite che mancano al giro di boa, oltre a godere del bel gioco offerto dalla squadra, i tifosi sognano una nuova qualificazione alle finali di Coppa Italia dove nel 2021 ci si divertì come pazzi. Quattro trasferte - Trento, Verona, Reggio Emilia e Scafati - e tre gare casalinghe, con Varese, Bologna e Treviso, determineranno la posizione della Carpegna Prosciutto al termine del girone d’andata. Nonostante la squadra stia andando benone anche incompleta, sapere di avere ancora delle armi da reinserire è un pensiero piacevole: il percorso di recupero di capitan Delfino, che intanto ha fatto il suo rientro nei dodici della panchina, potrebbe offrirgli la possibilità di riassaggiare presto anche il parquet, mentre perrivedere Matteo Tambone bisognerà attendere l’alba del nuovo anno. ’Tambo’ si è infortunato il 23 ottobre scorso contro Napoli, i due mesi di prognosi iniziale scadono dunque alla vigilia di Natale ma poi gli servirà un po’ di lavoro con la squadra prima di rituffarsi nella mischia.

"La settimana scorsa il giocatore ha tolto il gesso che proteggeva il braccio fin sopra il gomito - illustra il diesse Cioppi - e lo ha sostituito con uno più corto che gli consente di muovere l’arto e quindi di correre, oltre che continuare a fare il lavoro aerobico, cyclette e pesi che ha sempre fatto sin qui. La prossima settimana avrà un ulteriore controllo per verificare che il callo osseo si sia formato del tutto e a quel punto lo staff medico deciderà in che modo proseguire la riabilitazione". In ogni caso, la squadra ha dato una grande risposta alla sua assenza, vincendo 3 partite su 4, a Brescia anche senza Gudmundsson che non era ancora arrivato: "Con gli infortuni bisogna conviverci nello sport, noi eravamo tristi per lui e preoccupati per noi quando è successo ma la fiducia nel lavoro quotidiano dello staff tecnico e nelle qualità dei ragazzi è rimasta intatta: una squadra allenata in quel modo e che aveva già fatto gruppo poteva compattarsi per tamponare un problema importante e così è successo".

Quanto a Delfino, Cioppi dice che "Carlos continua a stupirmi per la sua perseveranza, ogni giorno fa un passo avanti. Non sta a me, ma al suo corpo, dirgli quando sarà pronto, ma intanto la sua positività in panchina domenica si è sentita ed è stata molto utile in una partita durissima dove i suoi consigli e il suo incitamento hanno dato una bella mano ai compagni. Questo è un bellissimo gruppo e nel gruppo adesso c’è anche il nostro capitano".

Elisabetta Ferri