"Vuelle, pronto ad un altro sacrificio Questa sfida è decisiva per le F8"

Mazzola, in campo da pivot per 36’ a Trento, potrebbe essere chiamato ad altri straordinari contro Varese

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Mazzola, come va il morale dopo il finale beffardo di Trento?

"Gli strascichi si sono sentiti - risponde il lungo della Vuelle -. Sappiamo di averla buttata via e per me è stata una mazzata, visto che ho giocato tanto".

Di solito sta in campo 19’ di media, a Trento ne ha giocati 36’ e anche molto bene: come valuta la sua prestazione?

"E’ stata una domenica impegnativa, ho fatto gli straordinari nel ruolo che non è propriamente mio, mi sono anche divertito a giocare da pivot ma purtroppo non è arrivata la vittoria. Potevo fare qualcosa di meglio nel finale in difesa, soprattutto su quella bomba di Forray che ci ha tagliato le gambe".

Come vi siete organizzati per tamponare le assenze?

"Abbiamo dovuto cambiare la chimica di squadra all’ultimo momento, dato che io sono un giocatore più da pick and pop, la squadra è stata molto brava ad adeguarsi. Atkins ci aveva fatto male all’inizio, poi siamo riusciti a contenerlo meglio nella ripresa grazie al lavoro fatto sul post basso".

Totè e Kravic stanno migliorando o l’aspetta un’altra domenica di straordinari?

"Leo ha avuto la febbre molto alta, è ancora un po’ debilitato, Dejan è stato fermo una settimana quindi ha perso un po’ di condizione, non so dire ora in quale stato di forma saranno domenica. Io comunque sono pronto, pur di giocare lo farei anche da esterno".

Varese sin qui è la rivelazione, d’accordo?

"Stanno vivendo un buonissimo momento e nessuno pensava di vederli lassù in cima. Hanno scelto di giocare un basket ad altissimi ritmi e questo può comportare delle carenze in difesa: la partita è proprio qui, cercare di fermarli in attacco e girare bene la palla quando toccherà a noi attaccarli".

Entrambe amate andare di corsa, in questo caso conviene assecondare l’avversario o rallentare?

"Snaturarsi non si può, quindi forse correremo entrambe ma penso che nei momenti cruciali a noi convenga frenare un po’ di più. Ci penserà Repesa a dirci che marcia ingranare: lui è sempre estremamente lucido nel darci le linee guida per la partita, servirà molta concentrazione da parte nostra".

Il giocatore chiave?

"Jaron Johnson, un esterno dinamico ed esplosivo che gioca da 4 attaccando il ferro e usando il pick and roll. Brutto cliente per me".

Quanto pesa questa sfida in chiave Final Eight?

"Tantissimo. Come sarebbe pesata una vittoria a Trento, poteva essere un passo decisivo dentro la manifestazione e ce l’eravamo anche detti in spogliatoio. Le partite dopo questa sono ugualmente pericolose perché giocate contro squadre affamate di punti, quindi si può scivolare e bisogna esserne consapevoli. A volte mentalmente è più facile stare sul pezzo contro una big come la Virtus".

Il pubblico non vede l’ora di divertirsi ancora con voi…

"L’atmosfera contro Sassari è stata bellissima, sta a noi tenere acceso quel fuoco alimentandolo con un’altra vittoria. Ormai dobbiamo essere consapevoli del nostro valore".

Elisabetta Ferri