Un usato sicuro sicuro? Eccolo: Justin Robinson il play tascabile che due anni fa ha guidato la formazione biancorossa proprio sotto la guida di Repesa. Un play formato mignon che comunque anche quest’anno ha fatto molto bene con il Bamberg in Germania. E’ lui – ma non c’è solo lui – tra gli uomini noti nel mirino della Carpegna Prosciutto. Il presidente Ario Costa non nega ed aggiunge anche "che su questo nome siamo tutti quanti concordi – dice –, lo riteniamo un buon giocatore ma ancora non non c’è stata nessuna proposta scritta. Lui è stato bene a Pesaro e Robinson come play è stato apprezzato, ma adesso bisogna vedere se le richieste del giocatore sono compatibili con il budget della società. Ci piace, ma ancora non c’è nulla e diciamo che le possibilità che Robinson possa tornare a Pesaro a questo punto al 50 per cento". Play mica male. Buon tiro , buona lettura di gioco, non forte fisicamente ma veloce di mano ed abile nell’intercettare i palloni anche a metà campo. Se occorre fisico ci pensa Tambone. Ma Justin Robinson non è l’unico ex che sta tornando moda sui tavoli della Vuelle perché si è anche riaperto un altro discorso e cioè quello con Mejeris l’ala grande che Luca Banchi aveva definito "il nostro metronomo". Cosa è successo? E perché il film si sta riavvolgendo? Semplice: Luca Banchi non va più ad allenare la squadra di club lettone e quindi anche lo stesso Mejeris è tornato sul mercato. Ma anche qui i problemi sono legati alla pretese del giocatore "che sono in questo momento lontane rispetto a quelle che sono le possibilità nostre", continua Ario Costa. Per cui come accade in questi casi la Vuelle si sta ponendo alla finestra per capire le evoluzioni del mercato e con queste anche il calo della pretese. Legata alla questione Majeris c’è anche un altro giocatore, sempre nel ruolo di ala forte, che è l’ex fortitudino Charalapopoulos che potrebbe entrare sotto i riflettori della formazione biancorossa nel caso in cui il lettone dovesse virare per andare a firmare con altre formazioni. Insomma la società si sta muovendo su diversi fronti aspettando che qualcuno si cosparga i capelli di cenere capendo che non si chiama Michael Jordan. Comunque se la società dovesse partire con l’ingaggio in posizione di play di Justin Robinson sarebbe un buon inizio. Non siamo davanti ad un Teodosic, ma sicuramente ad un giocatore valido per una formazione che ha ambizioni di mezza classifica. E sicuramente Robinson che non è un gigante, ha tutto quanto a posto per ricoprire questo ruolo all’interno della prossima Carpegna Prosciutto. Il problema è uno solo: capire se va in cerca della luna sotto il profilo finanziario. m.g.