Vuelle, siamo alla stretta finale per il coach

Il Cda in programma questa settimana scioglierà le riserve: Repesa sembra in pole, nonostante la contrarietà di una parte di tifosi

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Il nodo panchina dovrebbe essere sciolto nel Cda in programma questa settimana: la società riunisce il vertice che andrà ad analizzare le varie opzioni sul tavolo dopo l’addio di Luca Banchi. La prima in ordine di tempo era stata quella relativa ad Attilio Caja, un coach navigato di grande esperienza e carattere, reduce dalla brillante stagione di Reggio Emilia; poi si è materializzata un’ipotesi che assomiglia ad un grande colpo di teatro, il possibile ritorno di Jasmin Repesa per riallacciare un rapporto bruscamente interrotto l’estate scorsa, con il tecnico croato rimasto alla finestra dopo il precoce divorzio dalla Fortitudo. Sembra che nella lista ci sia anche il nome di Luca Dalmonte, seppur un passo indietro rispetto agli altri due.

La piazza sta seguendo con grande partecipazione il ballottaggio: alcuni hanno espresso contrarietà all’eventuale ritorno di Repesa per quello che viene considerato uno ‘sgarbo’ ovvero l’aver firmato proprio per l’Aquila dopo la separazione da Pesaro. E, curiosità, in un sondaggio lanciato su Telegram il preferito dai tifosi è risultato Pino Sacripanti, che non sembra però in lizza per prendere le redini della Carpegna Prosciutto. A proposito del main sponsor, che per Repesa stravede, i tempi sembrano maturi per annunciare ufficialmente la prosecuzione del rapporto che si spera possa avere una prospettiva più lunga e superare l’accordo che finora è stato sancito anno per anno, a fine campionato così da dare un po’ di respiro al club. In proposito, l’amministrazione comunale avrebbe proposto all’azienda brianzola di entrare nel brand di "Pesaro città della cultura 2024" con vantaggi reciproci.

Il 30 giugno, intanto, scadono alcuni contratti: quelli di Tambone e Zanotti, che potrebbero vestire però ancora la casacca biancorossa, visto che qui hanno avuto spazio e considerazione e piacciono a società e pubblico sia come giocatori che come ragazzi. Decade anche l’accordo con Leonardo Demetrio, una scelta sbagliata che ha pesato parecchio visto che giocava da straniero e nelle ultime partite non metteva nemmeno più piede in campo. L’altro brasiliano, Caio Pacheco, ha invece un accordo pluriennale con diverse uscite, quindi bisognerà sedersi a tavolino con il giovane play, appena convocato in Nazionale, per sistemare le cose: ancora un prestito (quest’anno ha giocato in Polonia) oppure lo scioglimento del contratto. C’è un terzo verdeoro - altra eredità di Petrovic - il vice Bruno Savignani, che aveva firmato un biennale senza uscite e quindi, a meno di ridiscutere le condizioni, dovrebbe restare nello staff, dove comunque era benvoluto. Le posizioni degli italiani di solito sono quelle che si affrontano per prime, quindi sarà interessante capire cosa vorrà fare Milano con Davide Moretti, che ha un residuo anno di contratto con l’Armani ma le scelte che sta facendo l’Olimpia, a finale scudetto in corso, parlano chiaro. Per cui se dovesse andare ancora in prestito, Pesaro potrebbe essere ancora una soluzione ideale per lui.

Elisabetta Ferri