Vuelle, tutto da rifare sotto canestro Josh Carlton vira su Les Mans

Il rookie aveva già in mano il contratto da firmare. Anche Vene rinuncia: si cerca ancora a Est per l’ala

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Tutto da rifare, un’altra volta. La Vuelle deve armarsi di santa pazienza e tornare a scandagliare ancora il mercato dei lunghi perché in poche ore si è vista sfuggire di mano prima di Siim Sander Vene, che ha deciso di non accettare più la proposta che sembrava soddisfarlo, e poi anche Josh Carlton, il rookie al quale aveva inviato il contratto giovedì notte, dopo averlo bloccato, ritenendolo il profilo giusto da lanciare sotto canestro.

Il nome del promettente ragazzo del Maryland, tenuto riservato dalla Vuelle finchè ha potuto ed uscito allo scoperto solo venerdì, era tenuto d’occhio anche dai francesi del Les Mans, ma tutti gli addetti ai lavori davano in vantaggio la Carpegna Prosciutto che aveva fatto un’offerta importante, tanto che il gm dei transalpini aveva confidato ad amici che Josh Carlton era ormai diretto verso Pesaro. Appena il tempo di guardare i suoi filmati ed apprezzarne le doti atletiche e di rapidità da parte dei tifosi, che il collegiale degli Houston Cougars era già decollato oltralpe. A leggere il sito ufficiale del club francese che lo ha strappato alla Vuelle sul rush finale, oltre a un prevedibile rilancio economico, potrebbe avere avuto un peso anche il racconto fattogli dal suo vice allenatore al college, Hollis Price, che proprio a Les Mans aveva cominciato nel 2003 la sua carriera da professionista e ne aveva conservato un ottimo ricordo. Un peccato, perché con un insegnante come Jasmin Repesa era facile immaginare per il giovane centro una crescita tecnica interessante nel corso della stagione.

Non era stato facile cambiare rotta, dato che in precedenza lo staff biancorosso aveva puntato sull’esperienza di Marcos Delia tentando di affiancargli l’atletismo e la freschezza di un altro rookie, Brady Manek, ma il binomio non ha preso quota e dopo un tentativo-bis con Mejeris, presto tramontato, era stata individuata una nuova accoppiata scegliendo l’esperienza nello spot di n.4 con Siim Sander Vene e l’esplositivà di Josh Carlton nel ruolo di n.5. Niente da fare. Fra l’altro, l’estone al momento non avrebbe un altro club a corteggiarlo: il suo desiderio era quello di rimanere a Varese, ma l’Openjobmetis lo ha escluso dai suoi piani, chiudendo il roster con la firma della guardia americana Jaron Johnson. Probabile che ora speri di spuntare un ingaggio più alto dopo gli Europei, se farà bene.

Lo staff si è rimesso al lavoro a testa bassa e per l’ala forte punta ancora sull’est Europa, prendendo in considerazione anche atleti che non hanno mai giocato nel campionato italiano: d’altronde anche Filipovity fu una bella sorpresa. L’imperativo è non fasi prendere dall’ansia di voler terminare la squadra ad ogni costo in tempo per il raduno, con il rischio di prendere giocatori di cui non si è convinti fino in fondo.

Elisabetta Ferri