Tavullia (Pesaro urbino), 1 aprile 2021 - Nel 1987, all'età di otto anni, ne 'La mia storia dal ricordo della mamma', Valentino Rossi ci comunica anche di "di avere il palmo della mano di cm 12 e il piede lungo cm 16". Sembra niente, ma saranno invece il piede del cambio e il palmo della mano che smanopolerà il gas.
IL NOSTRO SPECIALE 'Questo è Valentino Rossi'
Diceva anche che aveva cominciato a camminare da solo nei primi mesi del 1980 ed ecco che, allevato a latte e miscela, verso la fine del 1981, a due anni e mezzo circa il bimbetto salta in sella ad una minimoto con le rotelle laterali, una specie di 'girello' meccanico per apprendisti piloti e futuri campioni del mondo.
"I più vecchi frequentatori dei paddock - scriveva il pilota inglese – ricorderanno senz'altro il bimbetto biondo che in braccio a mamma Stefania o a babbo Graziano seguiva le gare del campionato del mondo ancora prima di camminare e di stare in equilibrio sulle due ruote". Adesso attenzione a come procede: "E ricorderanno anche la simpatica piccola canaglia che cresceva insieme alla sua passione per i motori e al suo straordinario talento naturale».
Alcuni piloti amici del padre raccontano ancora di quel piccolo 'rompiballe' che si aggirava per le piste infilandosi in tutti i buchi dei box, sfinendo con una serie di domande i campioni più famosi del motomondiale di allora. Una specie di piccolo Gesù fra i sapienti del tempio ai quali mai sarebbe passato per il cervello di trovarsi di fronte a colui che, di lì a pochi anni, quel tempio avrebbe sconvolto con la forza di un uragano.
Intanto, fra motociclettina con e senza ruote, quella da cross e i giri per i circuiti, il tempo passa e all'orizzonte appaiono i go-kart. Sono meno costosi delle auto, babbo Graziano pensa che siano anche meno pericolosi delle moto per cui asseconda questa nuova passione del frugoletto. Siamo già attorno al 1988 e c'e un problema da risolvere: per correre su una pista di go-kart bisogna avere10 anni compiuti e Valentino ne aveva solamente 9. Una cosa che certamente non spaventò né padre né figlio. E infatti succedeva spesso che...
Foto: Archivio Rossi