Martedì 23 Aprile 2024

Conte: "Il M5S va rifondato. Non sarà un restyling". E propone un nuovo statuto

L'ex premier all’assemblea congiunta del Movimento 5 Stelle accetta la sfda e immagina molti cambiamenti

Giuseppe Conte (Ansa)

Giuseppe Conte (Ansa)

Roma, 1 aprile 2021 - L'ex premier Giuseppe Conte torna nell'agone politico con i 5 stelle, in diretta streaming. Conte è chiamato a mediare fra le diverse e litigiose anime del movimento, divise in particolare sul nodo del limite dei due mandati, riconfermato a gran voce da Beppe Grillo. "Oggi sono qui con voi - esordisce - anche perché dietro sollecitazione di tantissimi di voi, a partire da Beppe Grillo, ho raccolto una sfida che voglio racchiudere qui in un concetto forte ben preciso: rifondare il Movimento 5 Stelle". E specifica: "Non sarà una operazione di restyling, né di marketing politico".

Conte rivoluziona i 5S e preoccupa il Pd - di P.F. De Robertis

Riguarda la diretta

Conte spiega così  la sua idea di Movimento: "Dobbiamo evitare la forma partito tradizionale, avremo regole rigorose che contrasteranno la formazione di correnti interne che inevitabilmente finiscono per cristallizzare sfere d'influenze e posizioni di potere. Non abbiamo bisogno di associazione varie, il nuovo impegno viviamolo interamente nel nuovo Movimento". E aggiunge: "Ci sarà un dipartimento che si occuperà a tempo pieno con partiti stranieri, avremo un centro di formazione permanente".

Quindi servono nuove regole. "Vi proporrò un nuovo Statuto che non rinneghi i punti di forza 'leggera' di un Movimento ma che allo stesso tempo possa espletare tutta la forza organizzativa che ci serve e che ci aiuti a definire con chiarezza la linea politica e ad essere più incisivi". 

Quanto ai contenuti, "Io vedo un movimento chiamato a indicare una rotta con cui tutte le forze del Paese dovranno misurarsi, non solo sul piano domestico ma anche internazionale. Profondamente intrisa di spinta ecologica, giustizia sociale, particolarmente attenta all'anticorruzione e all'etica pubblica".

L'impressione è che di cambiamenti, con Conte, ce ne saranno eccome. Bisogna liberarsi "di alcuni equivoci. La regola dell'uno vale uno è fondamento della democrazia, è il traguardo del suffragio universale. Ma quando si tratta di indicare il rappresentante del popolo, in una posizione di rilievo pubblico, istituzionali di responsabilità, occorrono persone oneste ma anche con competenze specifiche e, aggiungo, capaci". E sul nodo della democrazia diretta in forma digitale tanto cara ai 5 stelle: "Va promossa ma questo deve accompagnarsi alla considerazione che la democrazia rappresentativa va rafforzata e che la democrazia digitale non è neutra, dobbiamo dirlo...".

"Proporrò una Carta dei principi e dei valori" affinché "chi vorrà aderire al Movimento non abbia dubbi sulla chiara identità del progetto politico", aggiunge Conte. E "proporrò anche una rivisitazione delle 5 Stelle, quelle nate dalla Carta di Firenze del 2009", ha proseguito. "Il nuovo M5S dovrà essere accogliente ma intransigente", ha detto Giuseppe Conte durante l'assemblea. "Chiedo - ha proseguito l'ex premier rivolgendosi agli eletti - di lanciare il cuore avanti, di non cedere all'istinto di sopravvivenza, di non pensare di perdere la propria piccola sfera di influenza".

Poi una lode al passato dei grillini: "Il M5S ha scritto alcune delle pagine più importanti della recente storia politica italiana. Volgendo lo sguardo indietro potete essere orgogliosi. Alcuni errori commessi, alcune ingenuità... non valgono a oscurare le tante battaglie". E ancora: "La vostra forza d'urto è stata così potente che sta contaminando anche altre forze politiche". Oltretutto, aggiunge l'ex premier, "il Movimento 5 Stelle ha riportato in auge i valori morali e l'onestà in politica". Le prossime tappe, in concreto? "Dopo la pausa pasquale avvierò una serie di incontri per raccogliere i vostri suggerimenti. Voglio ascoltare le vostre proposte per poi condividere con voi il progetto finale".

Conte invoca anche un cambio di tono: "Riporremo grande cura per le parole, il nuovo modo di fare politica deve iniziare dalle parole e dal linguaggio. In passato, ne sono ben consapevole, il Movimento ha fatto ricorso anche a espressioni che potevano essere giudicate spesso aggressive ma l'assalto al palazzo, la forza di rottura che avete interpretato non poteva essere giocata di fioretto". Ma visto che "ogni fase ha la sua storia, la politica non deve lasciarsi accecare dalla polemica. La politica deve cercare profondità di pensiero e riconoscere la bontà delle idee altrui, con le parole giuste possiamo contribuire ad arricchire l'esperienza culturale della nostra comunità", ha concluso Conte.