Crisi di governo, Casini vota sì al Conte bis. "Preoccupato per il Paese"

E' stato il primo senatore ad intervenire in Aula. "Non è un problema di vincere o perdere: il rischio è che il governo ne esca indebolito"

Pier Ferdinando Casini nel giorno della fiducia a Conte

Pier Ferdinando Casini nel giorno della fiducia a Conte

Roma, 19 gennaio 2021 - Pier Ferdinando Casini annuncia voto favorevole al governo nel giorno della fiducia a Conte che dopo aver ottenuto la fiducia alla Camera ieri (321 i sì, oltre la maggioranza assoluta) oggi è in Senato per riferire sulla crisi aperta dopo lo strappo di  Renzi.. E' il primo senatore ad intervenire in Aula al Senato dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio. "Il rischio è che il Governo - dice il senatore Casini - che doveva rafforzarsi, ne esca indebolito, e questo mi preoccupa per l'Italia". 

"Nell'annunciare il mio voto favorevole al governo, vorrei esprimere il rispetto per il presidente, i ministri, i componenti dell'esecutivo per gli sforzi onesti e leali che avete messo in campo nell'affrontare la pandemia. Credo che avete fatto un buon lavoro soprattutto nella prima fase, le sue parole sono state di  verità. Credo che nessuno possa avere il pregio della infallibilità davanti una vicenda drammatica come questa". Queste le parole  del senatore Pier Ferdinando Casini del gruppo per le Autonomia, nel suo intervento in Aula.

"Sono preoccupato perché non condivido il trionfalismo di chi si accontenta del pallottoliere e dimentica le ragioni della politica. La crisi è stata aperta da Italia Viva, ma non inaspettata se è vero che da mesi erano evidenti le ragioni del dissenso. C'è la necessità che questo governo allarghi la base di condivisione, ma recuperiamo un cammino comune con chi ha fatto prevalere ragioni divisive", ha aggiunto.

Il premier Giuseppe Conte e il leader di Italia Viva Matteo Renzi devono "recuperare un filo comune", "andare avanti assieme", ha aggiunto ancora Casini.  "Non dica - ha detto - che ci sono cose incancellabili perché come la sua esperienza dimostra non c'è niente di incancellabile. Si sforzi di recuperare un cammino comune con chi ha fatto prevalere le ragioni divisive perché noi oggi saremo anche soddisfatti del pallottoliere ma domani rimarranno le macerie di un rapporto col Paese difficile ancora di più da ricostruire. Andando avanti zoppicando, quando ci sono le ragioni di una ricostruzione che deve partire anche dall'autocritica dei colleghi di Iv, e magari appellandoci ai numeri avremo fatto ai sovranisti un grande favore perché il rapporto con il Paese sarà indebolito. Quando si fa prevalere il risentimento le scelte sono sempre dannose".

"Chiedo a tutti i protagonisti - ha concluso Casini - di recuperare un filo comune. Riannodiamo e andiamo avanti assieme recuperando come diceva Aldo Moro le ragioni del comune percorso. Meglio sbagliare assieme che avere ragione da soli".