Forlì, il sindaco Drei contro la Lega. "Usa l'aeroporto per fare propaganda"

Questa l'accusa rivolta alla Lega, che giovedì ha organizzato un incontro all’aeroporto insieme a rappresentanti del governo

Visita all'aeroporto

Visita all'aeroporto

Forlì, 25 gennaio 2019 - Un appuntamento istituzionale utilizzato per fare politica. Questa l’accusa che il sindaco di Forlì Davide Drei rivolge alla Lega, che giovedì ha organizzato un incontro all’aeroporto insieme a rappresentanti del governo (dal sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, al collega degli Interni, Nicola Molteni). Tra i presenti c’erano esponenti delle forze dell’ordine, di F.A. srl, società che gestirà lo scalo, chiuso dal 2013, e il candidato del centro destra Gian Luca Zattini. «È inaccettabile e deprecabile l’uso che è stato fatto di un importante incontro per il progetto di rilancio», scrive Drei, che all’appuntamento non era stato evidentemente invitato. All’appuntamento, dice «sono stati aggiunti invitati selezionati arbitrariamente dal Sottosegretario Jacopo Morrone, tra cui compagni di partito e, per di più, Sindaci di Comuni limitrofi, oggi candidati per le elezioni amministrative forlivesi (Zattini, ndr). Incontro che si è trasformato in una smaccata passerella elettorale».

Erano «assenti, in toto, perché non messe a conoscenza dell’incontro né tanto meno invitate, le Istituzioni territoriali, in primis il sindaco, prima carica istituzionale che rappresenta tutti i cittadini forlivesi. Mai come oggi, in un momento cruciale per il futuro del Ridolfi, è necessaria una leale convergenza tra ruoli istituzionali ed una collaborazione costruttiva per il bene e lo sviluppo del territorio - di tutto il territorio -, e non vetrine politiche». Drei e la sua parte politica, il Pd, si attribuiscono il merito della situazione attuale dello scalo. «È noto a tutti che, se oggi siamo realisticamente nelle condizioni di tornare a volare, ciò è dovuto all’impegno del sottoscritto e dell’onorevole Marco Di Maio, con il coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna, che ci ha consentito di tenere aperto il dialogo con il Governo e la possibilità di una ricandidatura per la gestione dello scalo». L’invito a chi ricopre incarichi di governo è quello di astenersi «dal trasformare valide occasioni in vetrine partitiche e, ancor di più, da strumentalizzazioni di chi si sta impegnando, con importanti investimenti, per riaprire l’aeroporto».