Dimissioni Zingaretti da segretario Pd, le reazioni. Merola e Ricci: "Deve restare"

Choc tra i dem. Il sindaco di Bologna: "Se qualcuno pensa sia una manovra, si sbaglia di grosso". Ricci: "Deve continuare con la rinnovata spinta dell'assemblea"

Virgino Merola, Nicola Zingaretti e Matteo Ricci

Virgino Merola, Nicola Zingaretti e Matteo Ricci

Bologna, 4 marzo 2021 - "Chiedo che siano chiamati gli iscritti a votare, e non solo l'Assemblea nazionale, per ribadire le ragioni del Pd voluto da Nicola Zingaretti". Così il sindaco di Bologna Virginio Merola, componente della segreteria nazionale del Pd replica alle dimissioni annunciate dal segretario Nicola Zingaretti e traccia la linea politica del partito. Zingaretti ha infatti comunicato di voler presentare le proprie dimissioni da segretario ("Mi vergogno che nel Pd si parli solo di poltrone  e primarie - ha detto - quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid).  

Il focus Caos nel Pd, Zingaretti: "Mi dimetto da segretario, mi vergogno che si parli solo di poltrone. Io, bersaglio"

Virginio Merola: "Se qualcuno si stupirà sarà il trionfo dell'ipocrisia"

"Se qualcuno adesso si stupirà - ha dichiarto Merola - sarà il trionfo dell'ipocrisia. La pazienza di una persona democratica come Nicola ha un limite: la lealtà e la condivisione vera di responsabilità". Inoltre, "se qualcuno pensa che sia una manovra per chiedere pieni poteri - aggiunge il sindaco di Bologna - farebbe bene a riflettere, perché i troppo intelligenti si ritrovano stupidi".

Matteo Ricci: "Nicola deve rimanere con la rinnovata spinta dell'Assemblea"

Per alcuni Zingaretti punterebbe alla riconferma in assemblea e Matteo Ricci, neo coordinatore dei sindaci dem, lo ha subito auspicato a stretto giro: "Comprensibile e condivisibile lo sfogo di Zingaretti, ma Nicola deve rimanere e continuare il suo mandato con la rinnovata spinta dell'Assemblea. Non si può delegittimare ogni volta il leader di turno, men che meno in questa fase di crisi sanitaria ed economica. Le beghe interne avrebbero dovuto essere relegate sullo sfondo, invece hanno prevalso sui temi e sulle scelte strategiche, sulle grandi sfide del futuro. Il Pd parli al paese discutendo profilo, indentità e missione nel nuovo governo Draghi".

Emma Petitti: "Non arrenderti, andiamo avanti insieme"

"Sono amareggiata dalle dimissioni di Nicola Zingaretti e mi auguro vivamente che l'Assemblea respinga la richiesta, restituendo al nostro segretario la forza che merita e la possibilità di portare avanti il suo mandato". Lo scrive su Facebook Emma Petitti, presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia- Romagna. "E' il momento - spiega - di parlare di temi e di futuro, e che la classe dirigente mostri unità e responsabilità. E' appena nato un nuovo Governo, abbiamo la campagna vaccinale in corso, il Recovery plan". "Le nostre diatribe interne dovremmo metterle da parte, concentrando gli sforzi sulle vere questioni che interessano il Paese e le persone. Altrimenti - sottolinea Petitti - corriamo il rischio di apparire un Partito scollato dalla realtà e dai bisogni delle comunità. Basta campagne d'odio pubbliche a suon di comunicati e post. Come Pd dobbiamo parlare all'Italia e ai nostri territori dei temi veri: lavoro, sanità, burocrazia, ambiente. Le battaglie vanno portate avanti sui contenuti, discutiamo di identità, di chi vogliamo essere e dialoghiamo con i mondi oggi più in difficoltà". "Nicola non arrenderti, andiamo avanti insieme".

Tosiani: "Il Pd ritrovi una strada comune". Gualmini: "Bene la chiarezza, ma ora rimanga"

Un appello all'unità attorno al segretario dimissionario arriva dal Pd di Bologna. "È un momento difficilissimo per il paese, il Pd ritrovi una strada comune", è l'appello del segretario provinciale Luigi Tosiani. "Discutiamo senza esasperazioni, costruiamo le condizioni per fare un passo avanti", è l'invito del segretario. "In queste ore la nostra comunità ci chiede unità vera, ricostruiamola insieme attorno alla guida del segretario Nicola Zingaretti.

Per l'europarlamentare dem Elisabetta Gualmini, Zingaretti "ha fatto bene a chiedere chiarezza, ma ora rimanga, in una fase drammatica del nostro paese, mentre le persone continuano a morire o ad ammalarsi, alla guida del Pd". Anche per l'eurodeputata "non è tempo di una ulteriore conta congressuale a breve. Ciò detto serve una rifondazione completa di un partito che esce massacrato dal mito della responsabilità e del governo a tutti i costi, si lavori a una nuova visione, con lungimiranza e coraggio".

Via alla raccolta firme nel Pd di Bologna: "Nicola, resta al tuo posto"

Tra le file del Pd di Bologna parte una raccolta firme per chiedere al segretario nazionale Nicola Zingaretti di rimanere al proprio posto. "Siamo iscritte e iscritti ed elettori ed elettrici del Pd di Bologna. Abbiamo creduto e continuiamo a credere nel progetto con cui sei stato eletto segretario nazionale meno di due anni fa", è l'incipit dell'appello promosso dall'ex parlamentare Sergio Lo Giudice e dalla consigliera comunale Federica Mazzoni, componente della segreteria provinciale.

"Avanti Zingaretti, non ti fermare! Siamo con te. Unità, unità, unità", scrive invece sui social l'assessore comunale (e aspirante sindaco) Matteo Lepore. Tornando all'appello, "questo non è il momento di sparare addosso quotidianamente a chi tiene il timone in un momento così difficile per il Paese, ma di fare ognuno la propria parte per contribuire a dare le risposte di cui le cittadine e i cittadini hanno bisogno".

Di fronte alla decisione di "presentarti dimissionario in Assemblea nazionale", scrivono Mazzoni e Lo Giudice rivolgendosi a Zingaretti, "comprendiamo il senso di responsabilità che ti ha ispirato e la necessità di dare una risposta netta allo stillicidio di dichiarazioni a cui assistiamo, sgomenti, in questi giorni. Tuttavia ti chiediamo con forza di non presentare quelle dimissioni e di rimanere alla guida del Pd per portare avanti il progetto di rilancio del partito, rilanciando con nettezza proposte e iniziativa politica, e per assicurare il nostro contributo al governo dell'Italia". Oggi c'è "bisogno di un confronto costante sui progetti su cui impegnarci, non di una spaccatura continua sui nomi. Caro Nicola, rimani al tuo posto con passione rinnovata: c'è tanto da fare e tu sei la persona adatta a guidarci in questa fase difficile", si conclude l'appello.