Elezioni 26 maggio, come si vota. La guida in Emilia Romagna

In regione vanno alle urne 235 Comuni, 35 sopra i 15mila abitanti. Le sfide più attese a Modena, Reggio Emilia, Ferrara, Forlì e Cesena

Elezioni comunali 2019, il 26 maggio si vota in 235 Comuni emiliano-romagnoli

Elezioni comunali 2019, il 26 maggio si vota in 235 Comuni emiliano-romagnoli

Bologna, 23 maggio 2019 – Non solo europee. Con le elezioni comunali 2019 in Emilia Romagna domenica 26 maggio scatta il doppio appuntamento con le urne. In regione si vota in 235 Comuni su un totale di 328. Sono due milioni gli elettori emiliano-romagnoli chiamati al voto: oltre a 235 sindaci, dovranno eleggere anche 3.104 consiglieri.

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Date, orari, risultati

Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23 di domenica 26 maggio, stessa data e orario delle elezioni europee (link pezzo europee). Ma se gli scrutini per le europee cominceranno subito, lo spoglio per i Comuni comincerà lunedì alle 14. Domenica sera, però, esserci dei sindaci che festeggiano l'elezione: in ben 15 Comuni dell'Emilia-Romagna, infatti, c'è un solo candidato sindaco e una sola lista di consiglieri. Per sapere se sarà eletto, quindi, non servirà aspettare lo scrutinio, ma la chiusura dei seggi: se avrà votato il 50%+1 degli aventi diritto, il candidato sarà automaticamente eletto sindaco, indipendentemente dal risultato. In caso contrario il Comune sarà commissariato.

Primo e secondo turno

Dei 235 Comuni al voto, 35 hanno una popolazione superiore ai 15mila abitanti: in questi casi, se nessun candidato raggiungerà il 50% più un voto, è previsto il turno di ballottaggio che si svolgerà il 9 giugno. Al secondo turno viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Nei Comuni sotto i 15mila abitanti vige invece una sistema maggioritario secco: il candidato che prenderà più voti sarà eletto sindaco, indipendentemente dalle percentuali.

I Comuni al voto e le sfide clou

Le sfide clou sono nei capoluoghi di provincia: Modena (qui le liste), Reggio Emilia (qui le liste), Forlì (qui le liste), Cesena (qui le liste) e Ferrara (qui le liste). Si vota anche in altri centri importanti come Carpi, Sassuolo, Mirandola, Cervia, Fidenza, Lugo, Casalecchio di Reno e San Lazzaro di Savena. Qui tutti i comuni al voto.

Come si vota nei comuni sopra i 15mila abitanti

Sulla scheda saranno riportati i nominativi dei candidati sindaci e, sotto ciascuno di essi, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Sono quattro le possibilità di voto: tracciare un segno solo sul simbolo della lista (assegnando così il voto alla lista e al candidato che appoggia); votare un candidato sindaco e una delle liste collegate; tracciare un segno su un simbolo di una lista e sul nome di un candidato non collegato alla lista (voto disgiunto); tracciare un segno sul nome del candidato sindaco votando così solo per lui e non per la lista collegata. Nelle righe a fianco al simbolo della lista si può inoltre votare la preferenza per uno o due consiglieri comunali, scrivendo cognome oppure nome e cognome. Nel caso di doppia preferenza, dovrà riguardare candidati di sesso diverso. In caso contrario la seconda preferenza è annullata.

Come si vota nei comuni fino a 15mila abitanti

L’elettore può: votare un candidato sindaco, tracciando un segno sul nominativo del candidato, oppure votare una lista. In entrambi i casi il voto si estende sia al candidato sindaco sia alla lista di candidati consiglieri. Non è possibile votare per un candidato sindaco diverso da quello collegato alla lista. Nei comuni inferiori a 5mila abitanti si può esprimere la preferenza per un solo consigliere comunale. Nei comuni con più di 5mila abitanti si possono esprimere due preferenze, rispettando la parità di genere.