Elezioni Emilia Romagna 2020, Zingaretti è sicuro. "Lì vinciamo"

Bonaccini: "Contrario all'alleanza col M5S solo per battere gli avversari, ma se troviamo un programma comune...". FdI scioglie le riserve sulla Borgonzoni

Elezioni Emilia Romagna 2020, Bonaccini sostiene Zingaretti (Foto Petrangeli)

Elezioni Emilia Romagna 2020, Bonaccini sostiene Zingaretti (Foto Petrangeli)

Bologna, 29 ottobre 2019 – La batosta rimediata alle elezioni regionali dell'Umbria non scalfisce l'ottimismo di Luca Zingaretti in merito al prossimo appuntamento in Emilia Romagna. Un passaggio decisivo per il Governo? “Lì si vince, sono molto fiducioso”, dichiara convinto il segretario del Partito Democratico ai microfoni di SkyTg24. "Tutte le elezioni regionali e comunali sono fondamentali per i cittadini che vivono in quei territori - aggiunge -, se il governo e soprattutto la maggioranza ritroveranno uno spirito di maggiore fiducia e concretezza, questo messaggio arriverà nelle case degli italiani".

Della maggioranza governativa fa parte anche il Movimento 5 Stelle, uscito con le ossa rotta dal voto umbro. Motivo per il quale il capo politico Luigi Di Maio allontana l'idea di replicare l'esperimento di una coalizione col Pd alle Amministrative. “Non credo ci sia nulla di concluso e nulla di escluso”, commenta in merito il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ricandidato alla elezioni del 26 gennaio.

Poi aggiunge qualcosa di più: “Io sarei contrario a mettersi insieme per battere gli avversari, le alleanze fatte per battere gli altri prendono in giro i cittadini, ma se troviamo un programma comune e abbiamo più cose che ci uniscono di quelle che ci dividono...”.

“Qui ci sono le condizioni per provare a mettere in campo un progetto politico progressista e riformista per dare a questa regione il futuro che merita, cioè di essere una regione che compete coi territori più avanzati del mondo – conclude, i nostri avversari vengono qui solo per dire che vogliono vincere per mandare a casa il Governo nazionale, non mi pare un gran progetto per l'Emilia-Romagna».

Intanto, Fratelli d'Italia lascia campo libero alla leghista Lucia Borgonzoni. Se fino a ieri pomeriggio i dirigenti locali di Fdi chiedevano, alla luce della vittoria umbra, ai leader di partito di sciogliere la riserva sul nome da opporre a Stefano Bonaccini, lasciando quindi intendere che la decisione sulla leghista non fosse ancora blindata, ci ha pensato Giorgia Meloni ieri sera a 'Porta a Porta' a far capire come stanno le cose. "Abbiamo già parlato di quali devono essere i partiti che selezionano i candidati presidenti e siamo arrivati ad una soluzione" per cui Fratelli d'Italia avrà quelli "di Puglia e Marche". Quindi non l'Emilia-Romagna, dove teneva banco l'idea di candidare Galeazzo Bignami, deputato ex Forza Italia ora in forza a Fratelli d'Italia.

Se Puglia e Marche vanno a Fdi, la casella dell'Emilia-Romagna resta della Lega (per Forza Italia ci sarebbero in ballo altre regioni del sud). "Poi sicuramente bisogna riparlarne", abbozza la Meloni ma fa capire che le discussioni potrebbero riguardare altri territori più che la partita dell'Emilia-Romagna, "prossimo test importantissimo". Ad esempio, butta lì Meloni, "penso che in Toscana Fratelli d'Italia possa avere qualcosa di interessante da dire" in una regione dove "con il candidato giusto si può vincere come in Emilia-Romagna".