Giunta regionale Marche, Ancona rischia di restare senza assessore

Giornata convulsa di trattative e fino a ieri sera il capoluogo era tagliato fuori: in tre su Pesaro

Acquaroli

Acquaroli

Ancona, 14 ottobre 2020 - Doveva essere un summit utile per ratificare il nuovo esecutivo regionale guidato dal governatore Francesco Acquaroli, semmai con minime modifiche alle deleghe, ma si è trasformata in una maratona che fino alla tarda serata di ieri ancora non era riuscire a comporre il puzzle. A creare il caso è stata Forza Italia che, rispetto allo scenario avallato da Fdi e Lega con una giunta composta da Castelli, Tisi, Saltamartini, Silvetti, Baldelli e Carloni, si è presentata avanzando la proposta di inserire al posto di Silvetti su Ancona il consigliere Pasqui nel Maceratese facendo in modo di creare una casella per lo sbarco in Consiglio del sindaco di Civitanova Ciarapica. La risposta degli alleati è stata secca: no. Allora gli azzurri hanno fatto un timido tentativo per la fermana Marcozzi ricevendo un altro diniego.

LEGGI ANCHE Giunta regionale Marche, Acquaroli studia la squadra A quel punto la riunione è stata sospesa per riaggiornarsi nel tardo pomeriggio. A quel punto Forza Italia ha messo sul piatto il nome del fanese Aguzzi e qui si è iniziata una nuova trattativa anche perchè con questa proposta veniva in parte a cadere l’intero impianto dell’esecutivo. Ma soprattutto gli azzurri non si sono posti il problema principale: la scopertura della provincia di Ancona, la più grande della regione e capoluogo dove insistono tutti i punti nevralgici marchigiani. Anche perchè la soluzione di Forza Italia con Aguzzi ha di fatto creato la situazione di ben tre assessori pesaresi avendo la Lega già puntato su Mirco Carloni con un ruolo importante come quello di vice governatore e Fdi con Francesco Baldelli, in quest’ultimo caso una decisione che il partito aveva messo sul tavolo con largo anticipo insieme a quella dell’ascolano Guido Castelli. Posizioni quindi distanti tra gli alleati con Forza Italia di fatto isolata visto che anche l’Udc nello schema principale ha trovato il suo spazio ricevendo la presidneza del Consiglio regionale con Dino Latini. La Lega, invece, oltre a Carloni e il maceratese Saltamartini potrebbe modificare la terza casella: al posto della fermana Daniela Tisi potrebbe entrare la parlamentare ascolana Giorgia Latini che, dimettendosi, lascerebbe lo scranno della Camera al neo eletto consigliere fermano Lucentini che così andrebbe a Roma. Ma, come è ovvio, tutta l’attenzione è su Ancona che per la prima volta si potrebbe trovare senza un rappresentante nell’esecutivo regionale. Telefonate frenetiche, ieri sera, non solo nel mondo politico ma anche in quello imprenditoriale per uno scenario ritenuto impraticabile. Posizione dello stesso governatore Acquaroli che aveva immaginato come schema prima di tutto la copertura di tutti i territori provinciali riuscendo anche ad accontentare Fermo rinunciando all’assessore maceratese già coperto dallo stesspo presidente. Poi gli aggiustamenti con qualche riposizionamento fino al caos di ieri sera.