Mercoledì 24 Aprile 2024

Segreteria Pd, il sindaco di Pesaro: "Io in gara? Forse sì. Ma ora barra a sinistra"

Ricci attacca Renzi: ha usato il partito per la sua carriera. "A Letta contesto il percorso pasticciato verso il congresso"

Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, Goffredo Bettini è venuto nella sua città e ha detto che il suo programma per il Pd è quello che sente più vicino. È un’investitura, un endorsement, lo chiami come vuole.

"Bettini è venuto a presentare il suo libro, è davvero bello. Sono onorato che abbia scelto Pesaro tra le poche città dove presentarlo e mi ha fatto piacere il suo apprezzamento per le idee e il lavoro che stiamo cercando di produrre in questa fase costituente di ripensamento del nuovo Pd".

Non solo Bettini, perché Andrea Orlando ha aggiunto: "Apprezzo l’approccio di Matteo Ricci che è partito dai problemi del Paese e non dalle dinamiche interne". Ma lei quando si candiderà ufficialmente?

"Per ora, insieme a una rete di amministratori locali abbiamo preso sul serio la fase costituente e da due mesi stiamo girando l’Italia in quella provincia che da un decennio ci ha voltato le spalle. Con questo viaggio ‘pane e politica’ nelle case delle persone stiamo ridando un senso alla partecipazione. Per troppo tempo abbiamo parlato sempre agli stessi o spesso tra di noi, invece così rendiamo protagonisti gli elettori delusi e lo facciamo in diretta Facebook. Da questo viaggio nascono le prime 10 idee che stanno aprendo una discussione sui contenuti e sulla linea politica. Per le candidature ufficiali c’è tempo fino al 27 gennaio, ora avanti le idee".

Però comincia a essere chiaro che la sinistra Pd punti su di lei. O meglio: è al bivio tra la sua idea di Pd e quella più movimentista della Schlein.

"Vedremo l’evoluzione, non so chi sosterrà chi. Per noi è già importante avere aperto una discussione sulla pace, gli Stati Uniti d’Europa, sul nuovo modello di sviluppo e il benessere equo e sostenibile, sul riscatto sociale, su un’idea di sinistra veloce. Continueremo con il viaggio, oggi sarò in Piemonte e il 16 dicembre organizzeremo un evento nazionale a Roma".

Da dove deve ripartire il Pd?

"Da chi vogliamo rappresentare: chi soffre, il lavoro e chi rischia per crearlo, chi si batte per salvare il pianeta".

Lei fu bersaniano e poi più renziano di Renzi, oggi alza la bandiera della sinistra Pd: non è difficile da spiegare?

"Il partito si governa internamente dal centro e il valore dell’unità è fondamentale, ma per ricostruire in questa fase storica dobbiamo tenere la barra più a sinistra. Non ho mai appartenuto orgogliosamente a nessuna corrente. Ho sempre aiutato il segretario di turno con le mie idee, sia quando era più vicino alla mia sensibilità (Fassino, Veltroni, Zingaretti) sia quando lo era meno. Per me c’è sempre prima la comunità politica rispetto al leader pro tempore. Renzi allora ha creato grandi aspettative che poi ha deluso andando via. Ha usato la sinistra per la sua carriera personale".

In cosa è diverso il suo Pd da quello che vuole Bonaccini?

"Stefano è un amico e un grande presidente di Regione. Credo che entrambi vogliamo cambiare le cose, ognuno con le proprie idee e caratteristiche".

E la Schlein?

"La conosco meno, ma ha una passione e un modo di fare politica che possono essere molto utili nella rigenerazione del Pd".

Cosa contesta a Letta nella costruzione del percorso verso il congresso?

"O si faceva la fase costituente o le primarie. Così il percorso è pasticciato. Ma proviamo comunque a dare il nostro contributo".

Matteo Ricci, 48 anni, sindaco di Pesaro
Matteo Ricci, 48 anni, sindaco di Pesaro