Stefano Bonaccini candidato premier? "Non escludo nulla"

Il presidente dell'Emilia-Romagna poi specifica: "Il mio impegno è qui, non mi candido in caso di elezioni anticipate". Su una possibile sfida con Zaia: "Diversi politicamente, ma uniti nell'emergenza"

Stefano Bonaccini è stato appena riconfermato alla guida dell'Emilia Romagna

Stefano Bonaccini è stato appena riconfermato alla guida dell'Emilia Romagna

Bologna, 26 maggio 2020 - Ha negato e negato ancora la sua voglia di mettersi in gioco a livello nazionale come segretario del Pd. E per questo questa prima, timida aperura di Stefano Bonaccini a correre da premier fa rumore. "Non mi vedo come candidato premier, anzi mi chiedo ogni giorno se sono in grado di fare il presidente dell'Emilia-Romagna. Resto con i piedi per terra, ma allo stesso modo non precludo nulla, ci si mette a disposizione se si ha passione politica per migliorare la cosa pubblica", ha detto intervistato dal direttore de L'Espresso Marco Damilano, che gli ha chiesto se si vedeva come candidato premier in futuro, immaginando una ipotetica sfida con il presidente leghista del Veneto, Luca Zaia. 

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Da giorni si parla della 'strana' coppia Bonaccini e Zaia, non solo nella gestione dell'emergenza covid rispettivamente in Emilia-Romagna e Veneto, ma anche in chiave di una futura sfida a livello nazionale per la guida del Paese. "Non mi permetto di interpretarlo, ma se conosco un po' Zaia forse la pensa come me - sorride Bonaccini - vogliamo molto bene alle nostre regioni, dove viviamo e stiamo amministrando, e vogliamo tenere i piedi molto per terra. Abbiamo certamente cose che ci dividono, altrimenti lui non sarebbe nella Lega e io da tutt'altra parte. E io posso dire con orgoglio di aver sconfitto dopo due anni la Lega e quel modello di società che propone".

Ma allo stesso tempo, rimarca Bonaccini, con Zaia "ci accomuna il fatto di aver messo da parte le differenze politiche e geografiche" nella gestione dell'emergenza sanitaria. "Ci sentiamo tutti i giorni per confrontarci, anche per capire se stiamo facendo bene o stiamo sbagliando qualcosa - continua il governatore dell'Emilia-Romagna - abbiamo voluto guardare al pragmatismo anche di sistemi sanitari e socio-economici abbastanza simili". E ribadisce: "Ci sentiamo la responsabilità che abbiamo, ma la si deve vivere così, senza montarsi la testa e stando coi piedi per terra".

Aggiornamento.  Bonaccini ha poi specificato,  all'Aria che tira su La7, : "Il mio 'non lo escludo' era riferito al tema di mettersi a disposizione ogni volta che mi è stata chiesta una mano, ma il mio impegno è qui in Emilia-Romagna, io sto qua e sto bene qui, non mi candido premier se ci sono le elezioni anticipate". "Io qualche mese fa potevo perdere le regionali - ha detto - e avrei smesso il mio impegno politico in prima linea e quindi avrei interrotto la mia esperienza, ho vinto in quel modo molto largo e ho preso più meriti di quelli che in realtà avevo".