Claudio Lolli, lacrime e note per l'ultimo saluto / FOTO

A Palazzo d’Accursio la camera ardente per il cantautore bolognese. Presenti amici, ex studenti e tanti cittadini. Lepore. "Stiamo pensando a come ricordarlo"

Il feretro di Claudio Lolli nella camera ardente allestita in Comune (foto Schicchi)

Il feretro di Claudio Lolli nella camera ardente allestita in Comune (foto Schicchi)

Bologna, 20 giugno 2018 - Si è aperta alle 15, nella sala Tassinari di Palazzo d’Accursio, la camera ardente per l’ultimo saluto a Claudio Lolli. Lo storico cantautore bolognese (FOTO), scomparso il 17 agosto all’età di 68 anni per una crisi cardiaca, combatteva da tempo con una malattia.

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A salutare Lolli c’era tutta Bologna: dalla moglie Marina e i due figli, Tommaso e Federico, agli amici più stretti, come Marcello Fois e Francesco ‘Bifo’ Berardi, fino ai colleghi di una vita e alle istituzioni (tra la folla anche l’assessore alla Cultura Matteo Lepore e l’ex assessora Bruna Gambarelli), oltre a centinaia tra commercianti, cittadini e soprattutto tantissimi suoi ex studenti, visto che aveva a lungo insegnato a Casalecchio (FOTO).

“Claudio era avanti 50 anni: non ho mai conosciuto una persona così, di un’intelligenza, una cultura, una capacità di vedere lontano e sognare fuori standard - ha detto un amico d’infanzia, tra i primi a prendere parola per un omaggio al cantautore -. Ci siamo conosciuti che eravamo due ragazzini e mi sono accorto subito della sua dote di vedere lontano. Penso che un artista così ci vorrà un po’ prima che appaia di nuovo sulla scena”.

Una grande folla ha cominciato ad ammassarsi nel cortile del Comune diversi minuti prima dell’apertura della camera ardente. A dare l’ultimo saluto a Lolli più di 300 persone, che hanno sfidato le ore più calde della giornata per non mancare rimanendo per diversi minuti in fila. Una fila lunga e silente, raccolta dal cortile comunale fino a piazza Maggiore.

In sottofondo, immancabili, le note e le parole delle sue canzoni, canticchiate tra le lacrime dai presenti in un momento molto toccante. E alla fine qualcuno ha raccolto un sax e ha iniziato a intonare le sue note. A omaggiare il cantautore, due corone di fiori disposte sul feretro: una dalla famiglia, e l’altra dalla città di Bologna. E a fianco del feretro anche il gonfalone della città listato a lutto.

"A nome del Comune e della città - ha detto l'assessore alla Cultura, Matteo Lepore - voglio esprimere vicinanza alla famiglia di Claudio, con la quale ci siamo sentiti in queste ore. Sono arrivate da tutta Italia proposte e idee su come ricordare Lolli. È un patrimonio importante e verrà il giorno in cui ci prenderemo degli impegni, ma oggi è il momento del saluto".

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