MARIATERESA MASTROMARINO
Premio Mascagni

Ela Sistemi, il successo è donna: "Mamma pioniera nell’elettronica"

L’azienda bolognese fondata nel 1975 da Franca Ferroni. "Sfondò il soffitto di cristallo"

Giannino Tomesani, Franca Ferroni e la figlia Monica guidano l’azienda che a 50 anni distanza resta saldamente a conduzione familiare

Giannino Tomesani, Franca Ferroni e la figlia Monica guidano l’azienda che a 50 anni distanza resta saldamente a conduzione familiare

Da oggi riparte il nostro viaggio tra le imprese dei territori di Bologna, Modena e Ferrara che partecipano al Premio Mascagni.

Bologna, 18 febbraio 2025 – Le donne possono fare tutto, superando gli stereotipi di genere. Farlo oggi è più semplice, ma riuscirci negli anni Settanta era un’altra storia. Storia che dà origine a Ela Sistemi Srl, eccellenza bolognese nel settore meccatronico, che affonda le radici nella tradizione dell’assemblaggio e della costruzione di apparecchiature elettroniche. Una realtà nata da Franca Ferroni, una delle prime sei diplomate in elettronica all’istituto Aldini Valeriani Cà Selvatica. A raccontarlo è la figlia Monica Tomesani, socia e seconda generazione dell’azienda.

Tomesani, come inizia questa avventura?

"Mia madre non era la classica donna di casa: studia elettronica, su cui basa la sua carriera. Non sapeva stare con le mani in mano e cominciando con un micro tavolino nell’appartamento in cui abitava con mio padre, che è poi entrato in azienda, è iniziato tutto".

Come si è arrivati al presente?

"Nel 1975 mia madre dà vita ad Alfa OR, una società che diventa snc, poi srl. Nel frattempo, viene aperta una succursale in Ungheria, ma poi si decide di concentrare tutte le sigle in Italia, che confluiscono in Ela Sistemi Srl, che compie 50 anni".

L’azienda è a conduzione familiare?

"Sì e manteniamo questa impronta con i dipendenti e i fornitori. I problemi dei nostri dipendenti sono i nostri, la nostra porta è sempre aperta, così come per i clienti, alcuni dei quali lo sono da oltre 35 anni".

Perché vi scelgono?

"Diamo risposte tempestive, creando soluzioni adatte e adattabili alle richieste e al mercato. C’è un rapporto di fiducia che spazia tra progettazione, ingegnerizzazione e produzione".

In quali settori operate?

"Illuminazione aeroportuale, automotive e radiofrequenza sono i settori di punta in questo periodo".

Come riuscite a rimanere al passo con l’innovazione?

"Negli ultimi 15 anni abbiamo investito quasi un milione di euro in macchinari: anticipiamo le mosse e le richieste del mercato. Alcune di queste macchine, che ci consentono di essere tecnologicamente avanzati rispetto ai competitor, dovrebbero farci raggiungere nuovi traguardi".

Per esempio?

"Dovrebbero portarci a un importante aumento di fatturato, che nel 2024 è stato di 1,4 milioni di euro. Tra gli obiettivi, c’è l’espansione verso l’estero, grazie anche a un percorso con Confindustria: siamo già presenti in Francia e nell’America del Nord, ma vogliamo aprirci a nuovi mercati e fiere".

Quanto ancora c’è da fare per sostenere l’empowerment femminile?

"Negli istituti tecnici si stupiscono ancora quando a parlare di elettronica c’è una donna. Dobbiamo fare capire alle nuove generazioni e ai genitori che la donna non è taglio e cucito: mia madre ha sfondato il soffitto di cristallo e io ho seguito le sue orme. Questa cosa mi rende immensamente fiera. Nella nostra azienda, il reparto di montaggio tradizionale è gestito da una donna, così come il magazzino".