MARIATERESA MASTROMARINO
Premio Mascagni

Gna, una perla del packaging: "Con noi confezioni green e bio"

Il fondatore Nucci: "Le nostre macchine per i prodotti alimentari attente all’ambiente"

Da sinistra Valerio Nucci, fondatore di Gna srl e Massimiliano Nucci. L’azienda di Ozzano Emilia, nel Bolognese, è parte della cosiddetta Packaging Valley

Da sinistra Valerio Nucci, fondatore di Gna srl e Massimiliano Nucci. L’azienda di Ozzano Emilia, nel Bolognese, è parte della cosiddetta Packaging Valley

Ozzano (Bologna), 27 maggio 2025 – Da 40 anni un faro nel settore delle macchine automatiche per il confezionamento, offrendo ai clienti soluzioni ‘chiavi in mano’ per le esigenze di packaging. È un cammino lungo quello percorso da Gna Srl, azienda di Ozzano dell’Emilia, nel Bolognese, che affonda le radici nel cuore della Packaging Valley emiliana e che entra nella vita di tutti noi, in maniera quasi invisibile. Perché "chi entra in un supermercato per fare la spesa – spiega il fondatore Valerio Nucci –, mette nel carrello ciò che è confezionato, ed è confezionato da noi con le nostre macchine automatiche".

Nucci, di che tipo di confezionamento parliamo?

"La nostra realtà si occupa in particolare di confezionare i prodotti alimentari, con un’ampia e svariata gamma di soluzioni packaging per prodotto sfuso, vassoi e sacchetti, con focus sull’ortofrutticolo e i prodotti da forno. Ma non ci limitiamo solo a questo".

Cioè?

"La nostra specializzazione è il mondo alimentare, ma i nostri macchinari lavorano anche su altri settori, come la ferramentistica, la cosmetica o il biomedicale".

Da dove nasce l’idea?

"Dopo un periodo da dipendente in un’azienda bolognese, ho deciso di lanciarmi in quest’avventura: i primi anni abbiamo lavorato come conto terzi, poi abbiamo iniziato a progettare le nostre macchine per fare questo lavoro. Da lì nasce l’ufficio tecnico, la produzione e la commercializzazione".

Come il packaging può essere sostenibile?

"I nostri impianti lavorano materiali green o biodegradabili. Anche quando impieghiamo la plastica, il confezionamento si può riciclare e smaltire. Noi abbiamo seguito l’onda del mercato e strizziamo l’occhio alla sostenibilità".

Il mercato vi premia?

"I numeri sono positivi e abbiamo chiuso il 2024 con un leggero aumento, assestandoci sul complessivo di circa 4 milioni di euro. Noi siamo una piccola realtà rispetto ai giganti del settore, ma l’80% del fatturato lo facciamo all’estero".

Dove, precisamente?

"I numeri più importanti sono in nord Europa, come Scandinavia, Islanda, Danimarca, Polonia e anche Francia e Germania. Positivi anche gli impegni con i Paesi dell’est. Oltre a questo, lavoriamo con Canada e Usa, Sud America, India, Australia e Marocco".

Come se lo spiega?

"Questo vuol dire che all’interno della nostra azienda ci sono persone capaci, culturalmente forti e capaci di fare questo mestiere, e che hanno voglia di lavorare e pensare al futuro".

Lo staff da chi è composto?

"Da un team di circa 20 persone e ci avvaliamo molto dei nostri fornitori, che sono storici, e si occupano della parte costruttiva dei materiali per comporre le macchine".

Qualche sogno nel cassetto?

"La nostra azienda ogni anno produce macchine nuove, questo è uno degli obiettivi. Questo ci permette di competere con altre realtà, risultando appetibili nell’ambito delle novità: quest’anno ci occupiamo di confezionatrici che non abbiamo mai fatto, che lavorano prodotti su cui prima eravamo marginali".