La sfida di Marzocchi Pompe "I nostri prodotti nel mondo"

Dall’officina nello scantinato al debutto in Borsa. "Esportiamo in oltre cinquanta Paesi"

Marzocchi Pompe Spa

Marzocchi Pompe Spa

ZOLA PREDOSA (Bologna)

Un’officina meccanica di precisione che nasce negli scantinati di casa nel dopoguerra e si trasforma in un’azienda di "sarti" delle pompe a ingranaggi conosciuta in tutto il mondo. È l’evoluzione di Marzocchi Pompe spa, fondata nel 1949 dai fratelli Stefano e Guglielmo Marzocchi. Qualità e personalizzazione dei prodotti rendono l’azienda una "sarta", che progetta su misura soluzioni made in Italy adatte a ogni cliente. Un tratto distintivo, che rende l’azienda unica nel suo settore, come spiega il ceo Gabriele Bonfiglioli.

Bonfiglioli, qual è l’importanza della vostra produzione?

"La pompa a ingranaggi è un componente meccanico molto versatile, che ha il compito di trasmettere un fluido da un serbatoio a bassa pressione a uno ad alta pressione. Competiamo con aziende e multinazionali che offrono ottimi prodotti, ma in quantità limitata. La nostra strategia, invece, è di proporre ai clienti, più di ottocento, uno dei 20mila prodotti che abbiamo a catalogo e aumentano ogni anno. Una volta individuata la necessità, applichiamo le personalizzazioni desiderate, rispettando le esigenze e le quantità del cliente. È una specie di sartoria che rispecchia il made in Italy".

Che cosa dicono i numeri?

"Nel 2019 abbiamo debuttato sul mercato di Aim Italia di Borsa Italiana e la pandemia non ci ha fermati, grazie a una strategia industriale. In un momento difficile per la distribuzione logistica, abbiamo investito nel nostro magazzino, non interrompendo la produzione. Anche questo è un indice di flessibilità dell’azienda, che nel 2022 conta un fatturato di 48,4 milioni, in crescita del 19,4% rispetto al 2021".

A chi vi rivolgete?

"Abbiamo due filiali commerciali principali, sempre in crescita: una storica negli Usa e una a Shangai, più recente. Ma contiamo molti distributori in giro per il mondo, esportando in più di cinquanta nazioni. È un ottimo risultato, ma lavoriamo per ampliare la nostra presenza diretta anche in altri Paesi, perché si può sempre fare meglio".

Per esempio?

"Vogliamo investire in India, Medio Oriente e raggiungere anche il Sudamerica, dove siamo poco presenti. Serviamo già i mercati di una buona fetta di territori, ma abbiamo ancora margini di crescita e miglioramento".

Quali sono i fattori ‘plus’ del vostro servizio?

"Siamo all’avanguardia, perché lavoriamo con grandi case dell’Europa del nord, che ci hanno spinto verso strategie per ridurre l’impatto ambientale. Dal 2016 la sede di Zola Predosa ha ottenuto la certificazione ambientale. La sede è dotata di pannelli fotovoltaici, che riducono i costi energetici. Quanto alla sostenibilità sociale, sosteniamo parecchie compagini territoriali".