Casoni Fabbricazione Liquori: "Alla Casoni distilliamo storia e futuro"

Premio Mascagno, Modena, l’azienda è tornata alla famiglia che la fondò nel 1814: oltre allo storico Anicione, nuovi liquori legati ai gusti del territorio

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Dopo alcuni passaggi di proprietà, dal gruppo Averna alla Campari, ‘Casoni Fabbricazioni Liquori’ è tornata nel 2016 tutta finalese. Tre soci, Piergiorgio Pola, Paolo Molinari e Alessandro Fabbri, hanno comprato da Campari l’azienda, che produce oltre 18 milioni di bottiglie l’anno, esportate in tutto il mondo.

Sono passati oltre due secoli da quando l’azienda è stata fondata, nel 1814 come distilleria, ad oggi. Cosa significa per voi averla riportata a Finale?

"Io e il mio socio Paolo Molinari – risponde Piergiorgio Pola (nella foto) – siamo nati e cresciuti a Finale Emilia. Casoni, quindi, la conosciamo da sempre. Io per la storicità e l’importanza dell’azienda nel territorio, Paolo perché parte della famiglia Casoni. È stato un onore aver riportato un pezzo di storia di Finale di nuovo a casa".

Il prodotto cult dell’azienda?

"Sicuramente il nostro Anicione: nasciamo nel 1814 come distillatori di anice e ancora oggi la ricetta di questo prodotto è la stessa di 200 anni fa".

I liquori, attuali e futuri?

"Nel 2017 abbiamo lanciato una linea di prodotti Premium legati alla tradizione dell’azienda e del territorio: Amaro del Ciclista, Gin Tabar e Vermouth Tomaso Agnini. L’Amaro del Ciclista nasce da una storia del bisnonno di Paolo, che faceva 100 km per andare a trovare la sua amata in bici; Il Tabar è un premium Gin che presenta una nota d’anice. I Vermouth presentano due aromatizzazione legate alla tradizione del territorio modenese: uno al mallo di noce e uno all’aceto balsamico di Modena Igp".

Quali vanno per la maggiore in Italia e all’estero?

"Nel mercato italiano, la linea premium va alla grande, in particolar modo l’Amaro del Ciclista, medaglia d’oro all’International Wine and Spirit Competition 2019. Per l’export c’è una grande richiesta di liquori della tradizione italiana, ma non solo: negli Usa, per esempio, stiamo ottenendo ottimi risultati con l’Amaro del Ciclista, con l’Aperitivo 1814 e con Alamea, una linea di liquori esotici sviluppata con uno dei più importanti ‘bartender’ di fama internazionale, Daniele Dalla Pola".

Il mangiar sano, con l’occhio alla bilancia e alla salute influisce sul consumo dei liquori?

"Si beve meno, ma si beve meglio. In cucina i liquori più utilizzati sono i liquori per dolci, basti pensare alla tipica zuppa Inglese. Ma vi è pure una ricerca di tipicità per altri tipi di ricette, il nostro Vermouth all’Aceto Balsamico di Modena Igp, ad esempio, viene utilizzato come ingrediente in molte riduzioni".

Il settore è competitivo?

"È un settore difficile e abbastanza saturo, ma 200 anni di storia ci consentono di avere un ‘expertise’ che si fa strada tra i colossi internazionali".

Le strategie future?

"Continueremo ad investire sulla ricerca e sviluppo per proporre prodotti ricercati".