Makeitalia: "Serve strategia per gestire le forniture"

Premio Mascagni, l’attività e la crescita della Makeitalia di Castelfranco Emilia, società di consulenza specializzata nella supply chain

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Si sono conosciuti quando lavoravano alla Ferrari e hanno deciso di condividere le proprie competenze per creare una società di consulenza specializzata in supply chain, le strategie di gestione e ottimizzazione della fornitura aziendale. Così alla fine del 2008 Marcello Carretta, Roberto Ferrari e Francesco Tonolo hanno fondato Makeitalia con sede principale a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena: nata come start-up, negli anni è diventata una società da 90 dipendenti e un fatturato che nel 2019 è arrivato a 8 milioni e 700mila euro.

Quali sono le esigenze delle aziende nella gestione della fornitura?

"Il problema è la mancanza di approvvigionamento nel tempo e nei modi necessari: dalla piccola alla grande azienda l’esigenza è quella di uniformare la metodologia ai vari approcci e Paesi. Spesso capita che un pezzo arrivi in ritardo e gestire una fornitura di migliaia di pezzi al giorno è molto complesso. Bisogna lavorare a monte, l’obiettivo è quello di arrivare ad una fornitura ineccepibile nella qualità e nel tempo".

Gestite forniture a livello internazionale: in questi mesi di emergenza i canali con la Cina si sono interrotti?

"A gennaio e febbraio, quando c’è stato il primo lockdown in Cina, avevamo previsto problemi di approvvigionamento in Italia e in Europa e così è stato. Poi la pandemia è degenerata e paradossalmente, che si ricevesse o meno il materiale non era un problema perché le aziende erano ferme. La Cina resta una realtà imprescindibile, è una fabbrica mondiale che approvvigiona tutti i settori, chi più chi meno ma tutti sono coinvolti".

In quali settori operate principalmente?

"Nasciamo nel settore automotive in cui abbiamo i principali clienti, viviamo nella motor valley conosciuta in tutto il mondo e siamo anche nella regione dove i settori meccanica e macchine automatiche sono un’eccellenza mondiale. In questi 12 anni abbiamo coperto vari comparti, packaging, food and beverage, packaging biomedicale. Fin da subito la nostra attività si è ramificata in Italia e in Europa, abbiamo lavorato moltissimo con la Cina e tutt’ora ci lavoriamo".

Quali sono i piani futuri?

"Negli anni siamo cresciuti diventando una realtà unica a livello nazionale grazie ad un’alta specializzazione nella supply chain, non siamo ‘tuttologi’ della consulenza. In questo momento storico la cosa più importante è mantenere la forza lavorativa, sfruttarla per prepararsi e crescere. Investiamo molto in crescita delle nostre persone, questo momento ci consente di fare training interno. L’aiuto dello Stato è fondamentale ma mai come può esserlo l’aiuto che noi stessi diamo a noi stessi, sia come aziende che come cittadini".