Vis Hydraulics: "A Pavullo volere è potere"

Premio Mascagni, Vis Hydraulics è leader nelle valvole per l'oleodinamica

FONDATORE Adamo Venturelli nel 2009 ha fondato a Pavullo Vis Hydraulics srl, di cui è ad

FONDATORE Adamo Venturelli nel 2009 ha fondato a Pavullo Vis Hydraulics srl, di cui è ad

PAVULLO NEL FRIGNANO (Modena) LA VIS HYDRAULICS SRL si colloca fra le prime dieci aziende al mondo nel suo settore economico. Ha un prodotto di nicchia: valvole a cartuccia per l’oleodinamica, che esporta per l’80 per cento principalmente in Europa, Asia e Stati Uniti d’America. È un azienda giovane, come giovani sono i vertici e le maestranze. Ha compiuto dieci anni di vita lo scorso gennaio, due lustri di crescita e di successi. Ha sede a Pavullo nel Frignano, sull’Appennino modenese e fa capo alla famiglia Venturelli. Si tratta di un fiore all’occhiello per l’intero territorio del Frignano e, oltre a dare occupazione, è presente in tante iniziative anche di carattere sociale.

Adamo Venturelli, amministratore delegato, com’è nata la Vis? «La Vis è stata una bella scommessa, un sogno che abbiamo concepito e realizzato, frutto della volontà, della passione, della determinazione delle persone e, soprattutto, secondo noi, è la dimostrazione che volere è potere. Le cose non succedono per caso, bisogna cercarsele, sudarsele, arrivarci preparati. Se ci sono questi ingredienti si può fare, non solo all’estero, ma anche in Italia dove c’è tanta burocrazia. Qui è più difficile, ma siamo italiani, siamo modenesi, siamo montanari. Noi avremmo potuto aprire quest’azienda altrove, ma abbiamo scelto di restare a Pavullo, perché questa è la nostra casa, quindi il primo posto per provarci era questo».

I dipendenti del vostro gruppo sono molto giovani. «Il gruppo Vis, che comprende anche la torneria Mecof di Serramazzoni e la Promoservice Fanano, occupa quasi 300 persone con età media di poco superiore ai 30 anni e una quota rosa superiore al 70 per cento».

Quindi è molto importante la componente femminile nel vostro lavoro? «Il genere femminile batte tre a zero noi uomini per velocità e ripetibilità. Soprattutto abbiamo sfatato un luogo comune, quello che le donne non possono lavorare nella metalmeccanica. Abbiamo donne anche in posizione di responsabilità, come alla direzione commerciale e a capo delle risorse umane».

Che cosa vi caratterizza in particolare? «Penso sia il valore che diamo alle persone. Al di là del prodotto che sviluppiamo, noi cerchiamo di creare un ambiente di lavoro in cui le persone riescano a lavorare con armonia. In questo modo, secondo noi, i risultati possono essere ancor più amplificati. Se quello che facciamo ci dà gioia ed entusiasmo, i risultati non mancano. In questo modo, uno più uno fa un poco più di due».