Premio Mascagni 2019, vince la Vis Hydraulics di Pavullo

L'azienda che produce valvole per l'oleodinamica conquista l'ottava edizione del riconoscimento dedicato alle imprese che crescono

Da sinistra Valter Caiumi, il vincitore Adamo Venturelli e Michele Brambilla (Schicchi)

Da sinistra Valter Caiumi, il vincitore Adamo Venturelli e Michele Brambilla (Schicchi)

Bologna, 15 novembre 2019 - Mettere in piedi e guidare un'azienda in grado di primeggiare nel mondo è possibile, anche in montagna, nell'Appennino che più di altri territori ha sentito i morsi della crisi. È la lezione della Vis Hydraulics Srl di Pavullo, una realtà che, nel Modenese, dà lavoro a 180 persone e ha vinto l'edizione 2019 del Premio Mascagni (Lo speciale). L'iniziativa di Confindustria Emilia Area Centroil Resto del Carlino, ideata in memoria dell'ex presidente di Api Bologna Paolo Mascagni, scomparso nel 2011, premia per la prima volta un'azienda non bolognese. E lo fa nella seconda edizione allargata alle province di Modena e Ferrara.

Erano in 32, quest'anno, le realtà raccontate ogni settimana dal Carlino e in corsa per arrivare in fondo. Piccole realtà familiari con generazioni di storia e in grado di competere sui mercati mondiali, ma anche grandi realtà multinazionali protagoniste del distretto del biomedicale, si sono alternate settimanalmente, tra febbraio e ottobre, tratteggiando un ideale spaccato della cultura imprenditoriale dei tre territori su cui sono nate, sono cresciute e si sono affermate.

E la Vis Hydraulics di Adamo Venturelli, in questo senso, rappresenta una sintesi di tante qualità. È un'azienda giovane, che non ha ancora compiuto gli 11 anni di vita, fondata nel gennaio 2009 quando il mondo si stava interrogando su come affrontare la crisi economica più drammatica dal dopoguerra. Sviluppa un prodotto di nicchia come le valvole a cartuccia per l'oleodinamica. E, lavorando in un territorio forse periferico rispetto alle grandi capitali, fattura 30 milioni di euro (dati 2018), ottiene l'80% dei suoi ricavi dai mercati esteri ed è tra le prime dieci aziende al mondo nel suo settore. Il tutto, contando su un'età media piuttosto bassa – l'intero gruppo Vis, che comprende anche la Mecof di Serramazzoni e la Promoservice Fanano, occupa quasi 300 persone con un'età media di poco superiore ai 30 anni – e su una percentuale di donne occupate superiore al 70%. 

La cerimonia di premiazione, che si è svolta oggi nella sede centrale del Carlino a Bologna alla presenza della vedova di Paolo Mascagni Elena Zacchiroli e dei figli, è stata aperta dal direttore di Qn-il Resto del Carlino, Michele Brambilla (video): “Oggi, tra la giungla burocratica e l'incertezza politica, chi fa l'imprenditore è un eroe”. “Non lo fa per soldi – ha aggiunto -, piuttosto perché vuole costruire qualcosa che serve alla crescita di un territorio, di una comunità”.

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Poi, è intervenuto Valter Caiumi (video), presidente di Confindustria Emilia, che ha sottoposto all'attenzione degli imprenditori presenti in platea alcune considerazioni. “In questo momento delicato non possiamo permetterci di attendere, il futuro ce lo guadagniamo investendo in ricerca e innovazione”. “Un'operazione – ha spiegato – che deve essere sempre più di filiera”.

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“Prendo le riflessioni del presidente Caiumi come suggerimenti”, ha commentato Lucio Poma, responsabile scientifico Area Industria ed Europa di Nomisma. Il quale, dopo aver tratteggiato i contorni di un pianeta alle prese con una “trasformazione geopolitica senza precedenti, il rallentamento del Pil, la guerra commerciale e l'incertezza dovuta al declino europeo, alla variabile materie prime e alla crescita senza inflazione”, è planato sull'Emilia Romagna. “Una regione che sta andando molto bene – ha chiarito -, fortissima nell'export, un sistema che si sta strutturando sempre di più per numero e dimensione delle imprese”.

Poi ha parlato del Premio Mascagni, “un'idea veramente bella”. “Ho letto tutte d'un fiato le 84 interviste degli ultimi tre anni – ha raccontato -, è stato un viaggio nella conoscenza da cui ho tratto tre considerazioni: molte aziende sono nate o hanno fatto il salto perché hanno risolto problemi; moltissime storie parlano di una filiera usata in senso ampio; l'interpolazione della conoscenza, cioè la capacità di lavorare con altre imprese laddove non si arriva con le proprie competenze, si è rivelata importantissima”. Su quest'ultimo aspetto ha concluso riannodando i fili delle suggestioni offerte dal presidente Caiumi: “E' qui che bisogna agire, e l'associazione ha un ruolo fondamentale”.

Ecco le 32 aziende che hanno partecipato all'ottava edizione del Premio Mascagni (10 sono bolognesi14 modenesi e 8 ferraresi): Annovi Reverberi, Baxter, Cae, Cavalleretti, Cfg Rettifiche, Cpl Concordia, Crei, Dierre, Distillerie Moccia, Duna Corradini, Filicori Zecchini, Frig Air, Hansa Tmp, Igw, Industrialbox, Inside Comunicazione, Intima Moda, Oilsafe, Pasquali, Reflexallen, Rigenerand, Scandellari Infissi, Scatolificio Medicinese, Sensormatic, Simic, Sintexcal, Sta Impianti, Steel, Transmec Group, Vibro-bloc, Vis Hydraulics, Zoffoli Metalli.

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