Presidente della Repubblica, altra fumata nera. Il nodo Casellati

Prevalgono le schede bianche anche alla seconda votazione. Centrodestra propone tre nomi, domani mattina nuovo incontro. Pd-M5s-Leu: "Non proponiamo rosa. Presidente sia super partes"

Roma, 25 gennaio 2022 - Schede bianche o nulle. Si è conclusa con un'altra fumata nera la seconda votazione per l'elezione del presidente della Repubblica (sotto la diretta). Dopo il primo scrutinio di ieri andato a vuoto (672 schede bianche), anche oggi non si è raggiunto il quorum per eleggere il successore di Sergio Mattarella (527 schede bianche, 125 voti dispersi, 38 nulli). Come previsto, è stata infatti un'altra giornata di trattative, incentrata sul cercare un'alternativa al premier Mario Draghi sul Colle. Il centrodestra ha presentato una rosa di tre nomi, "sperando che non ci siano 'no' preventivi", ha messo le mani avanti il leader della Lega, Matteo Salvini. Ma l'unica convergenza possibile con il centrosinistra, come rimarcato da giorni, è un "nome super partes". "Pur rispettando le legittime scelte del centrodestra - hanno affermato Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza -, non riteniamo che su quei nomi possa svilupparsi quella larga condivisione in questo momento necessario". Basta "tatticismi", è la proposta del leader del Pd: la soluzione è "chiudersi in una stanza e trovare un'intesa".

Paolo Maddalena, chi è il nome più votato

La partita è entrata nel vivo e ricomincia, quindi, domani, anticipata alle 11. Prima della votazione la coalizione di centrodestra ha annunciato una riunione per valutare la strategia da adottare in Aula: i leader dovranno decidere se votare già nel terzo scrutinio un nome della loro terna - si parla di Carlo Nordio - per verificare innanzitutto la tenuta della coalizione. Dalla quarta votazione in poi, quando il quorum si abbassa, si deciderà quindi su che nome convergere. Nei corridoi circolava oggi quello della presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati. Che gode di diversi consensi nel Movimento 5 Stelle, a tal punto che una sua candidatura sarebbe in grado di spaccarli. Le conseguenze potrebbero però ripercuotersi direttamente sulla tenuta del governo, un rischio che in pochi al momento vogliono correre. 

Presidente della Repubblica, torna il nome di Casellati. Salvini prova a stringere

Sommario

SPECIALE QUIRINALE

Centrodestra: la rosa di 3 nomi

Il centrodestra ha ufficializzato la rosa di nomi: la coalizione avrebbe infatti concordato per l'ex presidente del Senato Marcello Pera, l'attuale vicepresidente della Regione Lombardia Letizia Moratti e l'ex pm veneto Carlo Nordio. "Offriamo una terna alla discussione sperando che non ci siano 'no' preventivi", ha dichiarato il leader della Lega, Matteo Salvini, spiegando che Antonio Tajani "avrebbe tutti i titoli" per essere nella rosa ma "vogliamo evitare il giochino che poi ci dicano che è connotato come esponente di partito". Elisabetta Casellati, invece, per il momento non è "nella terna dei candidati perchè vogliamo che le cariche istituzionali siano tenute fuori e abbiano in se' la dignità di essere una possibile scelta". "Siamo soddisfatti per la compattezza e l'unità della coalizione - ha aggiunto la leader di Fdi Giorgia Meloni -. Sono contenta di come stiamo operando e della proposta avanzata per cercare di fare un passo avanti per evitare che sull'elezione del Capo dello stato la politica dia una pessima immagine continuando a perdere giorni". 

Restano fuori, quindi, i nomi di 

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 e Pier Ferdinando Casini, fin ad oggi molto quotati. "Frattini non lo conosco - ha spiegato in mattinata il leader della Lega -, mentre Casini non può stare in una rosa di centrodestra. Il premier Draghi è a Chigi e lavora bene a Chigi". "Ho sentito Draghi - ha concluso Salvini - perché c'è in campo la crisi in Ucraina, il caro bollette, inflazione e costo materie prime. Ma non abbiamo bisogno di venti di guerra. Conto di chiudere la partita del Quirinale questa settimana perché il governo deve correre".

Il fattore Ucraina e la spinta a fare presto

Centrosinistra: presidente sia super partes

"Nella giornata di domani proponiamo un incontro tra due delegazioni ristrette in cui porteremo le nostre proposte". Così il comunicato congiunto di M5S-Pd-Leu, dopo il vertice. Il fronte progressista ha infatti meditato se ufficializzare una lista di candidati - tra cui spuntano i nomi di Andrea Riccardi, ma avanza anche quello dell'ex ministra Paola Severino -, dopo la rosa presentata dal centrodestra, che "appare un passo in avanti, utile al dialogo", hanno affermato Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza. Ma, "pur rispettando le legittime scelte del centrodestra - hanno aggiunto -, non riteniamo che su quei nomi possa svilupparsi quella larga condivisione in questo momento necessario". La conclusione del centrosinistra, quindi, è riconfermare "la nostra volontà di giungere ad una soluzione condivisa su un nome super partes e per questo non contrapponiamo una nostra rosa di nomi". Pd, M5S e Leu dovrebbero confermare scheda bianca anche alla chiama di domani, spiegano fonti parlamentari. Una nuova riunione delle delegazioni dovrebbe tenersi comunque. 

Elezione presidente della Repubblica: la guida

La diretta della seconda giornata

18.47 - Durante lo spoglio per l'elezione del Capo dello Stato emerge, come previsto, che la stragrande maggioranza delle schede è bianca. Tra i voti espressi, il filosofo Giorgio Agamben, Pierluigi Bersani, Fulvio Abbate, Mario Draghi, Ettore Rosato. 

18.40 - Parte ora lo spoglio, che viene effettuato personalmente dal presidente della Camera Roberto Fico.

18.34 - Domani è prevista una votazione che inizierà alle 11, in anticipo rispetto alle prime due. Resterà ancora l'asticella dei due terzi di voti da raggiungere per l'elezione, ossia 673 voti.

18.29 - Si è conclusa nell'Aula di Montecitorio la seconda votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il presidente della Repubblica.

18.25 - Finita la chiama dei delegati regionali, si sta facendo una chiama 'fittizia' dei grandi elettori che hanno votato al seggio Covid per il presidente della Repubblica. Le loro schede vengono sanificate e aggiunte nell'urna che contiene quelle votate in Aula.

18.16 -  E' terminato alla Camera il voto dei deputati per l'elezione del presidente della Repubblica. Ora stanno votando i delegati regionali

16.15 - Terminata la chiama dei senatori ha preso il via quella dei deputati. Oggi è stato ridotto il tempo per le votazioni visto che ieri sono state necessarie diverse pause per permettere ai grandi elettori di votare secondo l'orario stabilito. 

16.05 - Si è conclusa la prima chiama dei senatori. Si procede ora con la seconda chiama

15.40 - Sono in tutto 16, al momento, le richieste, accompagnate da certificato medico, pervenute alla presidenza della Camera per il voto dei grandi elettori positivi o in quarantena. Ieri, in occasione del primo scrutinio, le richieste erano state 17, ma solo in 11 si sono poi effettivamente recati a votare nel seggio speciale allestito all'esterno di Montecitorio. 

15.16 - Dopo il voto dei senatori a vita, è il turno dei senatori (si sta svolgendo la prima chiama). A seguire, voteranno i deputati e, infine, i 58 delegati regionali.

15.12 - I primi a votare sono i senatori a vita. Come ieri hanno votato solo in quattro: Elena Cattaneo - che fa il suo ingresso nell'emiciclo sostenuta dalle stampelle - e Mario Monti, Renzo Piano e Liliana Segre. Non hanno invece risposto alla 'chiama' Giorgio Napolitano e Carlo Rubbia.

15.10 -  È arrivato alla Camera per la seconda votazione per il presidente della Repubblica Pierferdinando Casini, uno dei nomi fatti tra i papabili per il Colle. A chi gli domandava come stia vivendo questo momento, il senatore ha risposto: "L'importante è la salute".

15.02 - Come già avvenuto ieri, in occasione del primo scrutinio, il primo ad essere chiamato per votare è il 'senatur' Umberto Bossi.

15.00 - Al via nell'Aula di Montecitorio la seconda votazione del Parlamento seduta comune, integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza ci sono i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati. Il quorum richiesto è di due terzi dei componenti del Collegio.