Antonio e Xavier Bueno, La carrozza (Passeggiata alle cascine), 1942, Collezione privata

Giorgio de Chirico, Piazza d'Italia con torre rosa, 1934, Mart, Rovereto

Pieter Paul Rubens, L’adorazione dei pastori, 1608,Pinacoteca Civica di Palazzo dei Priori

Gregorio Sciltian, "Natura morta", 1935, Mart, Collezione VAF-Stiftung, Rovereto

Circuito museale della città di Fermo

Pubbliredazionali

Antonio Bueno, "Nudo con fiori", 1947, Collezione eredi Antonio Bueno, Fiesole

Come scrive il curatore Vittorio Sgarbi: “Una festa. È stata l’ultima festa della pittura italiana”. Le Sale di Palazzo dei Priori di Fermo ospitano fino all’1 maggio 2023 la mostra “I Pittori della realtà. Verità e illusione tra Seicento e Novecento”, a cura di Vittorio Sgarbi con Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari. L’esposizione, realizzata grazie alla preziosa collaborazione con il Mart di Rovereto, rilegge una particolare stagione dell’arte italiana del dopoguerra attraverso oltre 70 opere: l’avventura entusiasmante dei “Pittori moderni della realtà”. Tra il 1947 e il 1949 si scagliarono contro gli esiti del modernismo e gli “abbagli” dell’École de Paris, in difesa della grande tradizione pittorica. La mostra ai Musei di Fermo si inserisce tra i grandi eventi culturali del progetto regionale “Il Seicento nelle Marche”. Il biglietto della mostra include anche l’ingresso al circuito museale della città di Fermo. Il gruppo dei “Pittori moderni della realtà” è integralmente rappresentato in mostra: Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, Xavier e Antonio Bueno. Sono inoltre presenti Alfredo Serri e Giovanni Acci che si aggiunsero successivamente al gruppo. Completano l’esposizione due opere di Giorgio de Chirico, il padre della Metafisica che consolidò rapporti di stima con tutti e quattro i “Pittori moderni della realtà”. Ciò che li accomuna è il desiderio di una rinascita della pittura che corrisponde a una parallela rinascita dell’umanità dopo la distruzione, le privazioni e la sofferenza del recente conflitto mondiale. Seppur apprezzati dal pubblico, dai collezionisti e da diversi artisti, i “Pittori moderni della realtà” furono disapprovati dai critici che fraintesero le loro intenzioni. La mostra è promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Fermo, in collaborazione con il Mart di Rovereto e il contributo di Carifermo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo. Partner dell’evento è Mus-e del Fermano, gli sponsor sono Eurobuilding, Giano, CFL-Servizi Globali in Edilizia e Violoni Srl. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura in collaborazione con Sinopia. LE SEZIONI DI MOSTRA  La rassegna a Palazzo dei Priori si divide in cinque sezioni e consente di approfondire le ricerche sulle carriere dei singoli artisti. Gregorio Sciltian giunge in Italia all’inizio degli anni Venti. La sua pittura mostra evidenti echi caravaggeschi e una minuziosa resa dei dettagli che ricorda quella delle nature morte fiamminghe e spagnole. Pietro Annigoni orienta la propria ricerca sul primato del disegno secondo il modello della scuola toscana, ingaggiando una personale sfida con gli artisti del passato. I fratelli Xavier e Antonio Bueno arrivano a Firenze nel gennaio 1940 per un viaggio di studio e vi rimangono a causa dell’entrata in guerra dell’Italia. Il talento e la straordinaria padronanza delle tecniche pittoriche dei due fratelli spagnoli non passa inosservata e il loro lavoro viene apprezzato da Gregorio Sciltian e da Giorgio de Chirico. In mostra sono inoltre presenti i fiorentini Alfredo Serri e Giovanni Acci, che si unirono successivamente al gruppo e Carlo Guarnieri. All’interno delle sezioni vengono presentate, a confronto con i moderni, opere di artisti antichi, prevalentemente del Seicento e del Settecento, alimentati dalla temperie caravaggesca prima e barocca poi, assunti a fonte di ispirazione e modello dei quattro firmatari del manifesto. Tra questi Alessandro Magnasco, con una preziosa tela proveniente dai Musei di Strada Nuova di Genova, il cosiddetto Maestro di Hartford e Pensionante del Saraceni, Giuseppe Recco e Carlo Magini. Sono proposti ulteriori confronti con le opere della collezione permanente della Pinacoteca Civica, ricca di opere del Seicento, (tra le altre “L’adorazione dei pastori” di Rubens e la “Pentecoste” del Lanfranco) e del Gabinetto Stampe e Disegni della Biblioteca Civica “Romolo Spezioli”. Orari: da martedì a domenica 10.30-13/15.30-18 (aperto 24 dicembre, 25 dicembre apertura straordinaria 17-20, aperto 1 gennaio 2023). Tutte le informazioni: Musei di Fermo tel. 0734 217140 - museidifermo@comune.fermo.it - www.fermomusei.it

Come scrive il curatore Vittorio Sgarbi: “Una festa. È stata l’ultima festa della pittura italiana”. Le Sale di Palazzo dei Priori di Fermo ospitano fino all’1 maggio 2023 la mostra <a href="https://www.fermomusei.it/i-pittori-della-realta-verita-e-illusione-tra-seicento-e-novecento/" rel="nofollow">“I </a><a href="https://www.fermomusei.it/i-pittori-della-realta-verita-e-illusione-tra-seicento-e-novecento/" target="_blank" rel="nofollow">Pittori della realtà</a><a href="https://www.fermomusei.it/i-pittori-della-realta-verita-e-illusione-tra-seicento-e-novecento/" rel="nofollow">. Verità e illusione tra Seicento e Novecento”</a>, a cura di Vittorio Sgarbi con Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari. L’esposizione, realizzata grazie alla preziosa collaborazione con il Mart di Rovereto, rilegge una particolare stagione dell’arte italiana del dopoguerra attraverso oltre 70 opere:&nbsp;l’avventura entusiasmante dei&nbsp;“Pittori moderni della realtà”. Tra il 1947 e il 1949 si scagliarono contro gli esiti del modernismo e gli “abbagli” dell’École de Paris, in difesa della grande tradizione pittorica. La mostra ai Musei di Fermo si inserisce tra i grandi eventi culturali del progetto regionale “Il Seicento nelle Marche”. Il biglietto della mostra include anche l’ingresso al&nbsp;<a href="https://www.fermomusei.it/musei/" target="_blank" rel="nofollow">circuito museale della città di Fermo.</a> 
Il gruppo dei&nbsp;“Pittori moderni della realtà” è integralmente rappresentato in mostra: Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, Xavier e&nbsp;Antonio Bueno. Sono inoltre presenti Alfredo Serri&nbsp;e&nbsp;Giovanni Acci che si aggiunsero successivamente al gruppo. Completano l’esposizione due opere di Giorgio de Chirico, il padre della Metafisica che consolidò rapporti di stima con tutti e quattro i “Pittori moderni della realtà”. Ciò che li accomuna è il desiderio di una&nbsp;rinascita della pittura&nbsp;che corrisponde a una&nbsp;parallela rinascita dell’umanità&nbsp;dopo la distruzione, le privazioni e la sofferenza del recente conflitto mondiale.&nbsp;Seppur apprezzati dal pubblico, dai collezionisti e da diversi artisti, i “Pittori moderni della realtà” furono disapprovati dai critici che fraintesero le loro intenzioni. 
La mostra è promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Fermo, in collaborazione con il Mart di Rovereto e il contributo di Carifermo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo. Partner dell’evento è Mus-e del Fermano, gli sponsor sono Eurobuilding, Giano, CFL-Servizi Globali in Edilizia e Violoni Srl. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura in collaborazione con Sinopia. 
LE SEZIONI DI MOSTRA 
La rassegna a Palazzo dei Priori si divide in&nbsp;cinque sezioni e consente di&nbsp;approfondire le ricerche sulle carriere dei singoli artisti. 
Gregorio Sciltian giunge in Italia all’inizio degli anni Venti. La sua pittura mostra evidenti echi caravaggeschi e una minuziosa resa dei dettagli che ricorda quella delle nature morte fiamminghe e spagnole. 
Pietro Annigoni orienta la propria ricerca sul primato del disegno secondo il modello della scuola toscana, ingaggiando una personale sfida con gli artisti del passato. 
I&nbsp;fratelli Xavier e&nbsp;Antonio Bueno arrivano a Firenze nel gennaio 1940 per un viaggio di studio e vi rimangono a causa dell’entrata in guerra dell’Italia. Il talento e la straordinaria padronanza delle tecniche pittoriche dei due fratelli spagnoli non passa inosservata e il loro lavoro viene apprezzato da Gregorio Sciltian e da Giorgio de Chirico. 
In mostra sono inoltre presenti i fiorentini&nbsp;Alfredo Serri&nbsp;e&nbsp;Giovanni Acci, che si unirono successivamente al gruppo e Carlo Guarnieri. All’interno delle sezioni vengono presentate, a confronto con i moderni, opere di artisti antichi, prevalentemente del Seicento e del Settecento, alimentati dalla temperie caravaggesca prima e barocca poi, assunti a fonte di ispirazione e modello dei quattro firmatari del manifesto. Tra questi Alessandro Magnasco, con una preziosa tela proveniente dai Musei di Strada Nuova di Genova, il cosiddetto Maestro di Hartford e Pensionante del Saraceni, Giuseppe Recco e Carlo Magini. Sono proposti ulteriori confronti con le opere della collezione permanente della Pinacoteca Civica, ricca di opere del Seicento, (tra le altre “L’adorazione dei pastori” di Rubens e la “Pentecoste” del Lanfranco) e del Gabinetto Stampe&nbsp;e Disegni della Biblioteca Civica “Romolo Spezioli”. 
Orari: da martedì a domenica 10.30-13/15.30-18 (aperto 24 dicembre, 25 dicembre apertura straordinaria 17-20, aperto 1 gennaio 2023). 
Tutte le informazioni: Musei di Fermo tel. 0734 217140 - museidifermo@comune.fermo.it - <a href="http://www.fermomusei.it" target="_blank" rel="nofollow">www.fermomusei.it</a>

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Fermo, in mostra l’avventura entusiasmante dei “Pittori della realtà”

Fino all’1 maggio a Palazzo dei Priori oltre 70 opere raccontano Sciltian, Annigoni, i fratelli Bueno, Acci e Serri insieme con de Chirico

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