Riuso dell’acqua e recupero di rifiuti organici: gli orti sociali verso la sostenibilità

Il modello educativo per cittadini grandi e piccoli, promosso dagli Orti di Albareto, è fra i progetti che partecipano ad #abbiamonelcuore

Sostenibilità, economia circolare, recupero delle risorse, cibo a chilometro zero erano già principi virtuosi tanti anni fa, quando si consumava poco e si riciclava tutto. Quando gli oggetti si riparavano, l’acqua si raccoglieva e la luce non si sprecava. Erano le buone abitudini dei nostri nonni, una risposta antica che oggi torna attuale: una visione da ritrovare, adeguandola con urgenza ai nostri tempi. È il progetto che il Centro Sociale Orti Albareto – associazione affiliata ANCeSCAO che opera nel campo sociale e culturale e di cui Antonio Filippelli e William Morini (IN FOTO) sono Presidente e Vice Presidente - ha proposto ad #abbiamonelcuore. Il concorso promosso dal Gruppo Hera, insieme ad alcune Amministrazioni Comunali, con l’obiettivo di premiare le migliori idee e trasformarle in realtà, continua a ricevere proposte efficaci da cittadini e imprese che hanno “a cuore” l’ambiente.

Riuso delle acque piovane e compostiere di organico per nutrire la terra in modo sostenibile

Dai nonni degli Orti Albareto che da anni, con finalità di utilità e solidarietà sociale, si occupano di coltivazione della terra, incoraggiando occasioni ricreative e educative con i cittadini e le scuole, arriva un messaggio chiaro: non bisogna sprecare. Da qui l’idea di recuperare l’acqua piovana della loro sede, collegando i pluviali a due cisterne che la raccolgono per poi riutilizzarla nella coltivazione degli orti, anche e soprattutto in caso di siccità. Un modo circolare di “sfruttare” le risorse che si arricchirà ulteriormente grazie alla volontà di recuperare anche tutto il materiale organico di scarto, prodotto dalla terra, da usare come fertilizzante naturale per le proprie coltivazioni, attraverso l’utilizzo di sei compostiere.

Dalle piccole realtà, grandi messaggi per le nuove generazioni

L’iniziativa che l’associazione di Albareto ha proposto al concorso #abbiamonelcuore ha un doppio valore: quello di impegnarsi per recuperare l’acqua e ridurre gli scarti il più possibile - valorizzando in modo circolare le risorse - e soprattutto quello di diventare esempio educativo per le nuove generazioni. Negli ultimi anni, infatti, il Centro Sociale è stato molto attivo anche attraverso progetti educativi rivolti alle scuole dell’infanzia e primarie, per sensibilizzare i più giovani al rispetto della natura, coinvolgendoli - dalla semina al raccolto - nella coltivazione di piccoli orti e mostrando loro che “fare meglio per l’ambiente” è una strada possibile.

Cultura, divulgazione e buone pratiche: mettere la Terra al centro del dibattito

La transizione ecologica, si sa, passa prima di tutto dal cambiamento culturale. È con questa visione che il Gruppo Hera, da oltre 20 anni, entra ogni anno nelle scuole di ogni ordine e grado con i propri progetti di educazione ambientale “La Grande Macchina del Mondo” e “Un pozzo di scienza”. Solo quest’anno, sono stati coinvolti oltre 80 mila giovani, di cui più di 13 mila nel territorio modenese con percorsi didattici, in classe o a distanza, e visite guidate presso gli impianti del Gruppo. Perché la riflessione sull’impatto che hanno i nostri comportamenti sul Pianeta diventa ancora più efficace quando i cittadini, piccoli e grandi, capiscono di poter fare insieme la differenza.  

Tutti possono partecipare fino al 30 giugno al concorso #abbiamonelcuore

Quattro i macro-temi a cui ispirarsi: prevenzione e riduzione, qualità raccolta differenziata, utenti speciali e decoro urbano. Fino al 30 giugno, associazioni, aziende, esercizi commerciali, privati cittadini, gruppi formali o informali, scuole e insegnanti possono presentare il proprio progetto al link www.gruppohera.it/abbiamonelcuore .

Da destra Antonio Filippelli e William Morini, Presidente e Vice Presidente del Centro Sociale Orti Albareto
Da destra Antonio Filippelli e William Morini, Presidente e Vice Presidente del Centro Sociale Orti Albareto