2008-09-26
di AUGUSTO MARI
E’ A Singapore praticamente dal febbraio scorso, con brevi intervalli, e domenica sarà la sua grande notte, la notte del primo Gran Premio automobilistico di Formula 1 della storia che si corra alla luce artificiale. E’ l’imprenditore ravennate Valerio Maioli che ha realizzato l’impianto di illuminazione del circuito di Singapore, dove domenica sfrecceranno i bolidi della Formula 1 (partenza alle 20 ora di Singapore, alle 14 in Italia, da ogg le prove). L’incarico di realizzare l’opera, come avemmo modo di dire a suo tempo, è stato affidato all’azienda ravennate Valerio Maioli Spa dalla Singapore Gp Pte-Lt, società della quale fanno parte il governo della città-stato asiatica e privati. «Siamo partiti — ci racconta Maioli — con un gruppo di quattro-cinque persone, l’ing. Roberto Grilli che è il responsabile del gruppo, Mario Sparnacci, Ivan Gradone, Luigi Noardo, Alberto Magnani, hanno formato il gruppo di base, poi si sono aggiunti gli altri reparti, ventisei persone tutte della Valerio Maioli Spa, più quelli di Singapore che sono circa ottanta». E per la realizzazione dell’opera Maioli è sul circuito «18-19 ore al giorno. Ho un ufficio in centro a Singapore, ci vado al mattino sulle 8.30, per spostarmi fra ufficio e circuito vado sempre in bicicletta e di chilometri nei faccio tanti.E sul circuito ci rimango fino alle 11 di notte, non solo io ma tutto il gruppo». Il lavoro è stato «molto grosso, ci ha impegnato tanto, c’era anche la pressione di tutta la stampa internazionale, sono interessatissimi, ho appena fatto un’intervista con una televisione giapponese. Ecclestone si è tenuto sempre informato sull’andamento dei lavori, sono venuti i tecnici dei vari team, il lavoro è stato seguito direttamente dal governo». Ora tutto è a posto e l’interesse e l’attesa sono tanti. Il circuito di Singapore ha una lunghezza di cinque chilometri e 67 metri e la ditta ravennate l’ha illuminato con 1485 proiettori, disposti su un solo lato del tracciato,; 240 i piloni d’acciaio dell’impianto di illuminazione, 24 i generatori di corrente; 2000 i watt di potenza di ciascuna lampada; la pista sarà illuminata con una potenza superiore di quattro volte a quella di uno stadio di calcio. A detta di tutti la luce è bellissima e «una corsa di notte — fa Maioli — ha una sua bellezza che non è da comparare con una corsa di giorno». E Maioli aggiunge: «non abbiamo fatto solamente l’illuminazione, ma abbiamo montato anche tutte le telecamere, la centrale di controllo, il media center; abbiamo anche montato tutto l’impianto di amplificazione lungo il circuito ed anche le bandiere luminose elettroniche: è un nostro sistema brevettato».