2009-01-09
E’ INIZIATO, davanti al collegio penale (presidente Roberto Evangelisti, a latere Francesca Zavaglia e Monica Galassi), il processo a quattro persone accusate di associazione a delinquere finalizzata a una serie di truffe attraverso la moltiplicazione fraudolenta di contratti di telefonia mobile. Per oggi è prevista una seconda udienza, poi il processo riprenderà agli inizi di febbraio.
Gli imputati sono quattro, ovvero Silvio Vaschetto di 45 anni, Donatella Marchese di 46, Emanuele Riontino di 27 e Marte Ubaldi di 64. Tre di loro vennero sottoposti a misura di custodia cautelare in carcere agli inizi di gennaio di un anno fa: Vaschetto, Marchese e Riontino; Ubaldi è sempre rimasto a piede libero. Il tribunale del riesame, a febbraio, annullò la misura restrittiva per Marchese e Riontino ritenendo non sussistenti le esigenze di custodia cautelare. Vaschetto è invece ai ‘domiciliari’.
L’inchiesta trasse origine da una serie di querele presentate da decine di persone che si erano trovate intestatarie di contratti per telefonia mobile senza averli mai sottoscritti. In quel periodo, fra il 2005 e il 2006, i quattro imputati facevano parte della GS Promoter, una ditta che vendeva telefoni cellulari della H3G. La società, successivamente, è fallita e gli amministratori si trovano ora indagati per bancarotta.
Alla prima udienza del processo alcuni dei dipendenti o collaboratori della GS hanno smentito quanto risultava nei verbali degli interrogatori resi a suo tempo ai carabinieri. «Quelle cose non le ho mai dette» hanno ripetuto in successione tre delle persone informate sui fatti. E si trattava di affermazioni accusatorie nei confronti degli imputati. Difensori: Ivano Guadagnini per Vaschetto e Marchese, Mara Ossani e Pier Paolo Tassani per Riontino, Bianchi per Ubaldi.