2009-03-21
AUMENTANO i parti nell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna: nei primi due mesi del 2009 sono stati 256, contro i 208 dello stesso periodo dell’anno precedente. Con un incremento del 20 per cento. Di queste mamme, circa il 30 per cento è costituito da donne straniere. Quasi invariato invece il numero delle interruzioni di gravidanza, 49 a gennaio febbraio del 2008 e 48 nei primi due mesi di quest’anno.

LE PREVISIONI fatte nei giorni scorsi da Paolo Montanari, responsabile del servizio statistica della Provincia, sull’aumento della popolazione fino a raggiungere in tre anni la soglia dei 400mila, sono confermate anche dal numero delle nascite in ospedale di questo inizio 2009. La crisi dunque non ha ancora influito sul desiderio di maternità e paternità, come è invece accaduto in altre zone d’Italia dove, negli ultimi mesi, si è registrata un’impennata delle interruzioni di gravidanza, dovuta al fatto che, i genitori, non sono in grado di affrontare, economicamente, l’aumento della famiglia.

«L’INCREMENTO dei parti nell’ospedale di Ravenna — osserva Giovanni Grazia, da circa tre anni primario del reparto di ostetricia e ginecologia — è una bella soddisfazione. Ma sono sicuro che la situazione possa ulteriormente migliorare». Giovanni Grazia spiega poi che nell’ultimo anno sono venute a partorire donne anche da fuori provincia, dalle zone di Ferrara e Imola, ad esempio.

«IL MOTIVO di questo trend positivo — continua Grazia — credo sia dovuto a diversi fattori. Sicuramente ha influito l’introduzione, da circa un anno, del parto in analgesia, e cioè l’utilizzo dell’epidurale, garantito 24 ore su 24. Da quando viene praticato, circa un anno, ne abbiamo eseguiti quasi quattrocento. E poi c’è il netto miglioramento nella tecnica della diagnosi prenatale e dell’ecografia morfologica, anche nello studio delle patologie nelle gravidanze ad alto rischio». Tutte prestazioni, aggiunge il primario, che vengono eseguite con strumenti avanzati e da personale altamente specializzato.