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UN’ALLUVIONE di e-mail, fax e telefonate ha investito la nostra redazione. Il tema è sempre la zanzara tigre. Le segnalazioni, che giriamo all’Amministrazione, partono da via Gorizia, dove abitano Daura Gavelli e Giuseppina Donzelli. La prima dice di aver effettuato il trattamento dei tombini «ma se i vicini non lo fanno...». Donzelli invece si lamenta «per le zanzare che ci mangiano vivi. Abbiamo vicino a casa un canale di acqua ferma dove gli insetti pullulano». Fausto Baldi si fa portavoce della situazione di via Buonarroti. «Nella mia zona — dice — ma anche in quelle limitrofe, da anni, in primavera, estate ed autunno, non è più possibile stare all’aperto. In casa si è costretti a vivere con i fornelletti insetticidi accesi 24 ore su 24». Nonostante le operazioni di disinfestazione «la vita è diventata un incubo. Mi auguro che la campagna antizanzara del prossimo anno si muova su presupposti diversi».
Riccardo abita a San Martino in Strada. Qui, racconta «non passano più, come una volta, camioncini dotati di nebulizzatori che sparavano fin sopra gli alberi l’insetticida contro le zanzare. Nelle vie Sante e Fabrino cambia poco stare all’aperto in mezzo alle zanzare o stare in casa con gli zampironi, facendosi pungere lo stesso». Anche Monica abita a San Martino. «Qui è un macello. Non si è visto nessuno per la disinfestazione». «Io e mia nonna — dice Francesco — abitiamo in via Ravegnana tra Pieveacquedotto e Ospedaletto. Qua le zanzare ci sono. Da maggio metto le gocce nei tombini, non ho più sottovasi e ristagni d’acqua ma non c’è modo di liberarsene. Mettere nelle caditoie pubbliche il trattamento una volta al mese è un po’ poco: se viene un acquazzone il beneficio va a farsi friggere». Abita nella zona di viale Spazzoli Luciana. «Anche qui è un disastro. Non si può scendere in cortile con i bambini perché c’è il rischio di farsi massacrare». Problemi anche a Villanova. Albi89, via mail, lamenta «la totale assenza di disinfestazioni lungo i fossi e nelle strade rurali, soprattutto a causa dell’inadempienza del Comune. A dispetto di ciò che avviene a Ravenna». Una voce fuori dal coro: «Io quest’anno zanzare non ne ho viste. In compenso, tra Pievequinta e Casemurate, ci stiamo facendo mangiare vivi dalle mosche». Segnalazioni anche in via Achille Bargossi e via Cucchiari. Alberto dice che a S.Savino di Predappio «non va meglio. Si potrebbero irrorare la pianura ed i fondovalle dall’alto con bacillus turingiensis innocuo per tutti tranne che per le larve di zanzare». Una lettrice di via del Lavoro a Castrocaro dice che «per cuocere due bistecche sul barbecue in terrazza mi sono dovuta vestire di tutto punto per non fami divorare». Un’altra lettrice evidenzia che sul sito del Comune di Forlì non ha trovato le informazioni relative ai passaggi nelle zone per la disinfestazione.