Mic Faenza, in arrivo mostre di Barcelò e Picasso

La direttrice Claudia Casali: "Argillà è diventato il festival di Faenza e del territorio. Puntiamo su scuole e appassionati"

Mic Faenza, la mostra su Maya

Mic Faenza, la mostra su Maya

Faenza, 13 gennaio 2019 - Collezione Lenci, Maya, importanti commesse di restauri e lavori alla struttura, didattica e tanto altro. E poi, ovviamente, anche Argillà. Il 2018 è stato un anno importante per il Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, una istituzione che – nel dialogo con l’assessorato – si pone al centro della cultura cittadina ma anche della cultura della maiolica mondiale. Come tutti gli anni in cui c’è Argillà i visitatori aumentano sensibilmente: l’anno scorso hanno toccato quota 65mila. Il profilo è vario, va dal turista allo studente, ai bambini che imparano giocando nei numerosi laboratori. Da qualche giorno il Mic ha pubblicato il suo Almanacco del 2018 per ripercorrere quello che nei dodici mesi dell’anno è accaduto tra le sue migliaia di metri quadrati di sale espositive e non solo. Ne abbiamo parlato con la direttrice Claudia Casali.

Un anno conclusosi con tanti visitatori, molta didattica, mostre importanti e Argillà.

«Il 2018 è stato un anno importante, ricco di tanti impegni e successi, e per questo devo ringraziare i miei colleghi, sempre disponibili ad affrontare nuove sfide e nuovi traguardi. Guardando la rassegna stampa mi sono emozionata nel ripercorrere le tante tappe che hanno scandito l’anno. Eventi, personalità, pubblico, visibilità: queste le parole chiave del 2018».

Ma non solo.

«Sì, perché il Museo promuove ed accoglie esperienze culturali varie; dalle mostre alle conferenze, dalle famiglie alle scuole, dai progetti speciali per realtà speciali. Come ho più volte ribadito il Mic è il luogo principe della città. È aperto a tutte le realtà culturali, educative, formative; è e deve essere punto di riferimento per tutti. È la casa dei faentini».

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Quale appuntamento dell’anno appena trascorso ritiene sia da ricordare?

«Ogni momento, ogni inaugurazione o piccola visita è un mattoncino nella crescita del Museo. Se proprio dovessi fare riferimento a qualcosa direi che ‘Ceramics Now!’ è un evento che ho fortemente voluto per caratterizzare un nuovo corso del Premio Faenza ma anche quale punto di partenza per una nuova riflessione sull’arte ceramica contemporanea. È stato un progetto condiviso che a mio avviso ha riqualificato lo stesso Concorso e riposizionato l’immagine del nostro Museo nel sistema museale e contemporaneo. L’impatto sugli addetti ai lavori è stato importante, lo raccontano la rassegna stampa ricca ed internazionale e le numerose manifestazioni di condivisione che abbiamo ricevuto».

Poi da qualche edizione siete a capo di un appuntamento che da semplice mercato è diventato qualcosa di più.

«Argillà ha confermato l’attenzione del pubblico nei confronti della ceramica. La risonanza in termini di visitatori e la ricaduta in termini economici sulla città sono state straordinarie. Quello che mi ha veramente colpito e commosso è stata la passione dei faentini nel sostenere l’evento nei momenti di vera difficoltà come la pioggia. Argillà è il festival di Faenza e del nostro territorio, che unisce tutti sotto l’egida della ceramica, materiale straordinario».

Lei punta molto anche sui bambini e le scolaresche.

«La vera differenza nel 2018 per il Mic è stato il coinvolgimento delle scuole e degli studenti nelle attività didattiche. Abbiamo avuto un grande riscontro, lavorando intensamente con nuove risorse e nuove energie. I risultati in termini di presenze si sono visti. Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a raggiungere con le nostre proposte complessi scolastici nuovi o che da anni non erano più presenti al Museo».

Ora il Mic adotta anche strategie per avvicinare nuovi visitatori.

«La novità del 2018 per il 2019 è la MiCard, una tessera che permette sconti su visite e al bookshop e che può essere un regalo culturale importante. In un mese abbiamo ricevuto oltre 50 adesioni, risultato inaspettato che mi auguro possa vedere un incremento. L’Obbiettivo è fidelizzare un gruppo di appassionati e di sostenitori del Mic, per condividere progetti, eventi, mostre, come accade in tutti i musei del mondo. Siamo sulla buona strada, basta pazientare e seminare».

Nel 2019 non ci sarà Argillà ma si prospetta come un anno denso.

«Un anno di grandi mostre. Il 2019 del Mic sarà all’insegna di progetti originali prodotti dal Museo per valorizzare le sue collezioni permanenti. Fino al 28 aprile prosegue ‘Aztechi, Maya, Inca e le culture dell’antica America’ che ci sta dando grandi soddisfazioni. A fine maggio ospiteremo la prima antologica dedicata alla produzione ceramica di Miquel Barceló, uno degli artisti spagnoli più importanti nella scena contemporanea e il primo novembre aprirà al pubblico ‘Picasso. La sfida della ceramica’, in collaborazione con il Musée Picasso di Parigi. La mostra prevede il prestito di 60 pezzi provenienti dal museo parigino. Qui analizzeremo le fonti di ispirazione di Picasso con i grandi classici, partendo dai manufatti della collezione faentina».

a. v.