Dante Alighieri Ravenna, se il passato arriva al futuro. Il programma

Cinque intensissimi giorni dedicati al sommo poeta: da oggi al 15 torna il festival dedicato al padre della lingua italiana, Dante 2021

Il direttore artistico Domenico De Martino

Il direttore artistico Domenico De Martino

Ravenna, 11 settembre 2019 - Cinque intensissimi giorni all’insegna di Dante. Da oggi al 15 torna a Ravenna il festival dedicato al padre della lingua italiana, Dante 2021. Il direttore artistico, Domenico De Martino, spiega perché questa edizione parte da ‘a la futura gente’, verso del XXXIII canto della Divina Commedia. «Con queste parole – spiega De Martino – Dante chiede al Padreterno che gli venga fatto dono di un linguaggio così potente da raggiungere anche l’umanità futura. Significa che Dante ha scritto per noi, per chi ha vissuto dai suoi tempi a oggi, e anche per quelli che verranno». Saranno cinque giorni di incontri, spettacoli e concerti.

Il debutto, oggi alle 17, agli Antichi Chiostri Francescani, è affidato ai saluti di Ernesto Giuseppe Alfieri, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, di Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca e del direttore artistico De Martino. Si proseguirà con l’assegnazione del premio ‘Giovanni Nencioni’, destinato alle tesi di dottorato conseguite in un’università straniera e su un tema di linguistica italiana. Quindi sarà la volta di ‘Il titolo della Commedia (Dante e noi)’, incontro con due docenti della Scuola Normale Superiore di Pisa, Claudio Ciociola e Claudia Villa. Nei due studiosi si salda l’insegnamento di alcuni dei maggiori maestri del Novecento: Alfredo Stussi e Gianfranco Contini per Ciociola e d’Arco Silvio Avalle e Giuseppe Billanovich per la Villa. Infine alle 21, ai Chiostri, Virginio Gazzolo (f oto grande ) è autore e interprete dello spettacolo ‘Questi fu quel Dante’. La vita del Poeta raccontata da Giovanni Boccaccio. Tra gli appuntamenti dei prossimi giorni, quello di Virgo Vox Ensamble, che propone un viaggio dalle visioni della Commedia alla musica vocale del XX secolo, con

Arvo Pärt, Elena Camoletto, Henk Badings, Eva Ugalde, Vic Nees, David Lang, John Taverner, André Caplet, Eriks Ešenvalds, letture di Gianluigi Tosto (domani alle 21 nella basilica di San Francesco). E ancora ‘Per tutta Europa’ (Paradiso VIII, v. 123), incontro con Enzo Moavero Milanesi, già tre volte ministro, e Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana e del Gruppo La Cassa di Ravenna, coordina Michele Brambilla, direttore di ‘QN Quotidiano Nazionale’ (venerdì alle 17 nella Sala Dantesca della Classense).

«Non mi pare corretto – conclude De Martino – dire che Dante è contemporaneo. È un uomo del passato e va studiato considerando il contesto in cui è vissuto. Scopriremo in questi giorni di festival che Dante piuttosto ci aspetta nel futuro, nel senso che le domande che si pone ci appartengono. Ed è importante vedere come Dante è stato vissuto, ad esempio da Petrarca, da Boccaccio, nella musica del Novecento. E poi parleremo del Dantedì: anche noi dunque ci lanciamo in un progetto che ci porta nel futuro. Alla vigilia delle commemorazioni per il VII centenario sarebbe bello collaborare tutti in nome di Dante. Mostrare un’Italia forte e radicata nella storia e nella cultura oggi è importante».