Ravenna, alla Darsena Pop Up, in mostra 'Facce da Quake'

Trentacinque ragazzi dagli 11 ai 19 anni, ritratti nella loro diversità, per contrastare la classica etichetta del 'gullino'. In mostra fino al 30 giugno

'Facce da Quake'

'Facce da Quake'

Ravenna, 18 giugno 2017 - Si sono fatti ritrarre davanti al muro del centro di aggregazione giovanile Quake alla Darsena (FOTO), filo conduttore delle loro vite e origini diverse. Rappresentando il proprio stato d’animo, comprensibile dallo sguardo e dalla posa assunta dal corpo, e il proprio stile, come si evince dal tipo di abbigliamento e pettinatura scelti. In totale sono 35 i ragazzi dagli 11 ai 19 anni, protagonisti della mostra fotografica ‘Facce da Quake’ che è stata inaugurata ieri sera alla Darsena Pop Up, altro luogo molto frequentato dai giovani.

Molti di loro proprio non si aspettavano di vedersi così ‘esposti’, ed è stata una piacevole sorpresa. «Inizialmente – afferma il curatore del progetto Mirco Battistini, operatore del centro Quake -, non abbiamo spiegato loro la ‘destinazione’ delle foto e molti di loro si sono prestati come se fosse un gioco. Al massimo si aspettavano di vedere qualche immagine affissa nel muro ‘Quake siamo noi’ dove siamo soliti mettere comunicazioni. Lo scopo del lavoro, al di là di dare a ognuno di loro un piccolo momento di gloria, è quello di contrastare la classica etichetta del ‘gullino’, come sinonimo di bulletto, che ancora persiste. Tutti loro vengono dalla Gulli come si suol dire, ma in realtà potrebbero venire da qualsiasi altra strada o parte della città. Sono giovani come tutti gli altri».

Certo, in Darsena la multietnicità raggiunge dei veri e propri picchi e non stupisce che gran parte dei ragazzi fotografati siano senegalesi, ma anche marocchini o tunisini, solo per citare alcune delle nazionalità più rappresentate. E a guardare bene ogni singolo scatto, viene voglia di saperne di più su di loro. «Molto spesso – aggiunge Battistini che li ha fotografati -, sono segnalati dai segnalati dai servizi sociali, anche se per entrare nel centro non serve una loro presa in carico. Gran parte di loro ha un passato doloroso: ci sono, per esempio, ragazzini orfani di padre o madre, chi ha avuto episodi di autolesionismo, due sorelle nate a distanza di 14 mesi nel pieno dell’adolescenza, una ragazza di appena 19 anni che lo scorso anno è diventata mamma di una bellissima bambina.

Malgrado le tante differenze, sono giovani che si trovano quasi ogni giorno a condividere le loro passioni, i loro sentimenti, le amicizie e il divertimento all’interno di un unico spazio che li accomuna e li lega e che per loro è ormai diventato una seconda casa». La mostra, realizzata in collaborazione con l’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Ravenna e dal consorzio Selenia, resterà aperta fino al prossimo 30 giugno negli orari di apertura della Darsena Pop Up dalle 9 alle 24.