Ravenna, ecco 'I mosaici neri'. Un viaggio tattile-sensoriale per i non vedenti

Per la prima volta in Italia, la mostra che è un'esperienza completamente nuova delle opere musive per ciechi e ipovedenti

I mosaici neri

I mosaici neri

Ravenna, 11 ottobre 2017 – Rappresenta un viaggio tattile-sensoriale alla scoperta dei mosaici di Ravenna, la mostra ‘I mosaici neri di Ravenna’ che resterà aperta al Mar – Museo d’Arte della Città fino al prossimo 7 gennaio (FOTO). Si tratta di un’iniziativa dell’associazione ambientale Cestha, Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat, nell’ambito del progetto di tutela e rinaturalizzazione degli ecosistemi costieri ravennati-duna di Casal Borsetti.

Un progetto innovativo che, attraverso moderne tecnologie 3D, propone per la prima volta in Italia a ciechi e ipovedenti un’esperienza completamente nuova delle opere musive. Il colore nero identifica il buio in cui vivono i non vedenti e nello stesso tempo rappresenta la scarsa attenzione da parte della società su una realtà troppo spesso dimenticata. Con la scelta dei soggetti raffigurati nei mosaici, si vuole porre l’attenzione su come gli ambienti naturali fossero descritti secoli fa, lanciando un messaggio di allarme sul loro attuale degrado, che sta portando alla scomparsa delle bellezze naturali presenti nel territorio. Lo scopo è raccontare un percorso inconsueto dell’arte musiva ponendo protagonisti i soggetti ambientali.

I mosaici sono infatti una sorta di diapositiva dei nostri territori, da essi si parte per individuare specifiche specie animali e vegetali, un tempo abbondanti e oggi, purtroppo, a rischio estinzione. Sei soggetti naturali, presenti nelle raffigurazioni di San Vitale e Sant’Apolllinare in Classe sono così riproposti in chiave tattile, nella loro forma musiva e ‘reale’.

La mostra si colloca nel ricco calendario della Biennale del Mosaico. Hanno collaborato all’evento lo studio grafico Artificio Digitale e l’Accademia delle belle arti per la realizzazione tecnica, l’assessorato comunale all’Ambiente e Multicentro Ceas attraverso una compartecipazione, la Pro Loco di Casal Borsetti con un contributo, il Museo d’Arte della città di Ravenna per l’ospitalità e collaborazione, l’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti.