Ravenna, 28 settembre 2010 - L’ATTENUANTE del danno risarcito alle parti offese, ritenuta prevalente sull’aggravante, ha fatto scattare la prescrizione e così Steno Marcegaglia, presidente dell’omonimo gruppo, ieri mattina è stato prosciolto dal giudice dell’udienza preliminare dall’accusa di cooperazione in omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime.

I fatti si riferiscono a un arco temporale che va dal 1996 al 14 gennaio 2003 e la valutazione dell’attenuante (il risarcimento è stato ritenuto congruo) ha fatto scattare in sette anni e mezzo il tempo della prescrizione del reato più grave, ovvero l’omicidio colposo relativo all’infortunio del 14 gennaio 2003 allorchè all’interno dello stabilimento di via Baiona, nel reparto zincatura, morì Antonio Rauso, operaio casertano di 26 anni. L’imputato — assente — era difeso dall’avvocato Ermanno Cicognani.

L’INDAGINE preliminare nei confronti di Marcegaglia è scaturita nel maggio del 2005 per iniziativa del giudice di tribunale Donatella Di Fiore che giudicando l’allora direttore di stabilimento per un grave infortunio avvenuto il primo luglio 2002, si rese conto, verificando il certificato del casellario giudiziario relativo all’imputato, di numerose condanne e indagini pendenti per infortuni nello stabilimento di via Baiona: ben dodici a cominciare dal 1992.

 
FU COSÌ CHE il giudice, con la sentenza, dispose l’invio degli atti alla Procura perchè venissero valutate eventuali condotte concorrenti in capo al presidente del Gruppo ovvero colui che aveva delegato le funzioni relative alla sicurezza, al direttore dello stabilimento ravennate.

 
L’inchiesta fu affidata al pm Cristina D’Aniello che ha ipotizzato nei confronti di Steno Marcegaglia l’accusa di cooperazione con l’ex direttore di stabilimento nelle condotte di lesioni colpose e di omicidio colposo per il periodo fra il 1996 e il 2003 sotto un duplice profilo proprio in relazione ai numerosi infortuni e ai mancati interventi per l’adeguamento dello stabilimento alle necessarie caratteristiche di sicurezzaa: ovvero il profilo della ‘culpa in eligendo’, di aver cioè nominato quale direttore dello stabilimento di Ravenna con delega alla sicurezza una persona ‘inidonea’ e della ‘culpa in vigilando’ per non aver revocato la delega a fronte della lunga serie di infortuni. E con queste accuse il pm ha chiesto il rinvio a giudizio di Marcegaglia.

 
ALL’UDIENZA preliminare di ieri davanti al giudice Anna Mori, l’avvocato Cicognani ha evidenziato come fossero maturati i termini per la prescrizione dei reati, a fronte della possibile concessione all’imputato dell’attenuante del danno risarcito. E il giudice ha ritenuto corretta l’argomentazione, prosciogliendo quindi Steno Marcegaglia.


IL PROSCIOGLIMENTO non equivale affatto ad assoluzione; è la formula di chiusura di un procedimento penale allorchè si accerta la prescrizione del reato e non è evidente l’estraneità dell’imputato all’accusa nè sono evidenti eventuali cause di non punibilità.