RAVENNA, 14 novembre 2010 - GUIDARELLO in versione hard. La statua di Tullio Lombardo, custodita al Museo d’arte della città, diventa protagonista di un video a luci rosse realizzato all’interno del Mar, il museo della città, che ha come protagonista una donna giovane e bellissima impegnata a mimare in maniera molto esplicita più rapporti sessuali con il condottiero del Quattrocento. L’opera avrebbe dovuto essere il punto centrale della mostra Acapulco (immagini sacre rivisitate più il video) inaugurata ieri al Mar, dedicata ad Alterazioni Video, collettivo di artisti milanesi, e curata da Camilla Boemio. Ma all’ultimo momento il direttore del museo Claudio Spadoni e il presidente Uber Dondini, hanno bloccato l’esposizione del video. E la mostra inaugurata quindi senza il video hard. Le immagini però sono state inserite in internet venerdì con il consenso degli autori, registrando trecento contatti in sole tre ore. «È stato prima di ricevere la richiesta di Spadoni di non renderlo pubblico. Poi lo abbiamo immediatamente ritirato», spiega uno degli artisti, Paololuca Barbieri.

«Però non abbiamo responsabilità se qualcuno lo ha scaricato» conclude. Il video è stato girato a New York, dove esiste una copia del Guidarello, e al Mar. A creare il ‘patatrac’ sono stati anche i tempi stretti: le ultime scene, vivendo gli autori tra Berlino e New York, sono state girate a pochi giorni dall’inaugurazione. Per questo i vertici del museo sono riusciti a visionare l’opera alla vigilia della ‘vernice’.

«La decisione presa — sottolinea Spadoni — non ha niente a che vedere con la censura. Io ho profondo rispetto per l’arte e comunque in passato ci sono stati esempi di provocazioni ben più clamorose. Ho solo creduto di tutelare l’immagine che abbiamo cercato di restituire al Guidarello con il restauro. Impedendo che fosse di continuo baciato dai visitatori. Sarebbe stato come sconfessare tutto questo». Gli artisti, dispiaciuti per il clamore provocato, esprimono tuttavia sorpresa: «Abbiamo chiesto di girare un film sensuale attorno al Guidarello — aggiunge Barbieri — e lo abbiamo fatto in pieno giorno, con la presenza della soprintendenza. E’ un ottimo lavoro. E vorremmo donare l’unica copia esistente del video al Museo d’arte della città».