Ravenna, 8 gennaio 2011 - "Sono in corso esami sulle cause dei decessi" delle tortore morte a Faenza e i primi risultati delle analisi "sono attesi per la prossima settimana". Lo rende noto il Corpo forestale dello Stato, ricordando che allo stato attuale "sono più di 800 finora le carcasse di tortore che sono state raccolte intorno alla zona industriale di Faenza", e a detta della Forestale "purtroppo il dato è destinato a salire".

Attualmente, continua il Corpo forestale dello Stato, "nei laboratori dell’Izsler (l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Lugo di Ravenna), sono in corso gli accertamenti diagnostici su alcuni campioni di tortore così come presso le Asl locali".

Con queste ultime, fa sapere, si stanno organizzando le misure necessarie di intervento, non appena si definiranno le cause di decesso". Comunque "già domani si avranno certezze sui decessi per ciò che attiene il quadro virologico, mentre per le analisi tossicologiche si avranno nel corso prossima settimana".

Intanto, fa sapere la Forestale, un primo esame necroscopico ha evidenziato "un interessamento prevalentemente del distretto renale, della milza ed epatomegalia con congestione", su alcune carcasse sono stati eseguiti una serie di esami diagnostici sia di natura virologica, microbiologica, istologica e chimico-tossicologica.

"L’ipotesi più plausibile, più accreditata al momento, è quella di uno squilibrio digestivo per eccesso di cibo legate ad un momento sfavorevole delle condizione atmosferiche". Nel frattempo, "per seguire ogni ipotesi", il Nucleo investigativo del Corpo forestale dello Stato ha eseguito "alcune indagini e prelievi dal materiale dello stabilimento di distilleria, nell’area in cui sono state rinvenute diverse carcasse di tortore".

Ma al momento, tiene a precisare la Forestale, "si tratta, dai prelievi assunti, di semi di mais e di girasole di cui sono ghiotte le tortore e i piccioni". Di questi ultimi "non ne è stato rinvenuto alcun esemplare morto". Il Corpo forestale dello Stato, ha inoltre predisposto un’annotazione di Polizia giudiziaria al fine di "accertare, data la delicatezza del caso, l’esistenza di eventuali responsabilità al fine di vagliare e non tralasciare alcuna ipotesi possibile".

La segnalazione dei primi ritrovamenti, riepiloga la Forestale, è arrivata domenica scorsa al Comando Provinciale di Ravenna del Corpo forestale dello Stato che e’ subito intervenuto con la presenza del servizi di Polizia giudiziaria.